Le lotte più avanzate – nei settori di punta del capitale: logistica, e-commerce, voli low-cost – avvengono sul piano sovranazionale. Su quello nazionale le lotte più avanzate mostrano una composizione "meticcia", con altissimo apporto di lavoratori immigrati.
Insomma, i due principali "ronzini di battaglia" del sovranismo xenofobo "di sinistra", non appena messi a confronto con le dinamiche reali, vanno a farsi benedire.
Ora, il problema è che la discussione su nazioni, UE, immigrazione e quant'altro avviene in una cornice del tutto fuorviante, perché non parte dalle lotte reali, ma (quando va bene) da concetti astratti (patria ecc.) che vengono fatti scontrare «sul mercato delle idee» -->
--> o (quando va male, cioè il più delle volte) da veri e propri diversivi, falsi temi, capri espiatori, una situazione in cui la maggior parte delle persone accetta l'agenda che riceve dal circuito vizioso media mainstream - politicanti razzisti.
È necessario cambiare drasticamente punto di vista e cornice di senso, cominciando la ricognizione del presente dai conflitti in corso, dal lavoro vivo, dai momenti in cui le lotte rendono i rapporti di forza meno favorevoli ai padroni.
