@paolo_spagnolli @RenatoSouvarine Prima di fornirle link e altro, le chiedo: lei lo sa che i suoi viaggi fanno parte del 5% di viaggi che avviene su treni AV in Italia? L'80% dei viaggi avviene entro i confini provinciali. La distanza media percorsa in Italia è 24 km. -->
@paolo_spagnolli @RenatoSouvarine --> La grandissima maggioranza dell'utenza ferroviaria in Italia è composta da pendolari (giornalieri, non mensili come lei, e dalla provincia al capoluogo, non da un grande centro all'altro), che nel corso dell'anno un treno AV li prendono molto di rado se non mai. -->
@paolo_spagnolli @RenatoSouvarine --> Quest'utenza viaggia sulla rete tradizionale, che nel corso degli anni è stata depauperata di investimenti, servizi, manutenzione, poi "devoluta" agli enti locali, sganciata come zavorra, perché le risorse venivano spostate su una rete dedicata all'AV, che serve -->
@paolo_spagnolli @RenatoSouvarine --> le esigenze di una ristretta minoranza di utenti. Per costruire questa seconda rete si è devastato il territorio (si informi sul caso Mugello), si sono sperperati miliardi e miliardi di euro, si è generato un debito pubblico colossale che la stessa Corte dei conti ha -->
@paolo_spagnolli @RenatoSouvarine --> definito «iniquo nei confronti delle generazioni future». Ce n'era bisogno? No. Negli anni 80 in Italia si era avviato un modello di AV ferroviaria che non richiedeva la costruzione di una linea a parte ma grazie a ricerca e innovazione -->
@paolo_spagnolli @RenatoSouvarine --> usava la rete tradizionale. Un brevetto italiano, quello del cosiddetto «Pendolino», permetteva già di collegare i grandi centri a velocità di poco inferiori alle attuali e con tempi di percorrenza di poco superiori. E c'era margine per molti miglioramenti, grazie -->
@paolo_spagnolli @RenatoSouvarine --> alla scienza applicata e allo studio delle prestazioni del nuovo materiale rotabile. Solo che quel modello non garantiva profitti alle grandi lobby delle infrastrutture, dei trafori, dei megacantieri, del cemento-e-tondino, del "movimento terra", delle "compensazioni". -->
@paolo_spagnolli @RenatoSouvarine --> Non garantiva il funzionamento della megamacchina di appalti e subappalti, corruzione (nella costruzione dell'AV attuale ce n'è stata tantissima, processi su processi), prebende pubbliche, favori politici, tagli di nastro con fanfare. E così -->
@paolo_spagnolli @RenatoSouvarine --> Abbiamo svenduto il brevetto del pendolino alla francese Alstom, che ha venduto quei treni in tutto il mondo, dove tuttora si usano, mentre noi programmavamo la posa di migliaia di km di binari diritti, decine di trafori che hanno causato devastazioni ambientali -->
@paolo_spagnolli @RenatoSouvarine --> e cementificato il territorio intorno grazie al meccanismo perverso delle "compensazioni". Per ogni km di binario AV posato tra Milano e Torino, si sono colati 6 kmq di asfalto. E da noi la realizzazione dell'AV è costata il quintuplo della media europea. -->
@paolo_spagnolli @RenatoSouvarine --> All'interno di questa storia sciagurata, c'è una sotto-storia che riguarda un progetto del tutto inutile e fine a se stesso, quello della cosiddetta «Nuova Linea Torino-Lione». Che ha aspetti peculiari, perché lì si vuole fare praticamente solo il traforo, per il resto -->
@paolo_spagnolli @RenatoSouvarine --> della fantomatica linea l'incertezza è assoluta: la tratta italiana è da molti anni in fase di revisione progettuale e non si muove niente, per la tratta francese non c'è nemmeno un progetto preliminare e non lo stanno nemmeno preparando. -->
@paolo_spagnolli @RenatoSouvarine --> Ebbene, questo è al momento l'unico progetto che ha incontrato un'opposizione di massa, efficace e - soprattutto - competente, grazie ai molti corsi e seminari organizzati in Valsusa con l'ausilio di economisti dei trasporti, ingegneri infrastrutturisti, geologi -->
@paolo_spagnolli @RenatoSouvarine --> esperti di logistica, naturalisti e quant'altro. E dall'alto del "successone" dell'AV realizzata all'italiana, con distruzioni e corruttele, per giunta con una chiara impostazione classista (servizio costoso e destinato a pochi), si osa irridere e calunniare questa lotta -->
@paolo_spagnolli @RenatoSouvarine --> in questo territorio, dove a differenza che altrove la cittadinanza si è attivata, si è informata e ha tenuto la schiena diritta. *Questo* è il fulcro della questione. Ci si può informare, o si può credere a Repubblica. Si può guardare oltre il proprio "particulare" -->
@paolo_spagnolli @RenatoSouvarine --> «Io sul Frecciarossa viaggio comodo e arrivo comodo», oppure si può continuare con le svaporate battute sui #notav che «vorrebbero tornare al calesse», quando qui l'unico modello obsoleto è quello imposto ai territori, scartando quello realmente innovativo. E adesso -->
@paolo_spagnolli @RenatoSouvarine --> se vuole le fonti e i riscontri documentali a quanto appena riassunto, noi abbiamo dedicato al tema anni di inchiesta, scrivendo diversi libri (tre). Sulla lotta in Valsusa e le magagne della fittizia "Nuova Torino-Lione", abbiamo scritto questo.
