sottotitolo: ho una settimana di tempo, quindi faccio un lungo preambolo: tiziano campa tantissimo, quasi 90 anni, come il suo collega michelangelo. due casi abbastanza eclatanti di longevità nello stesso arco di anni
fa quadri senza che nessuno glieli abbia apparentemente richiesti. dipinge per sè, sperimentando, e inventa un linguaggio nuovo, stravolgente
lo scorticamento di marsia
il satiro marsia sfida apollo ad una gara di musica.
è bravo marsia, ma cazzo, apollo è un dio, non ci sta dentro a perdere, quindi bara e vince.
vince di scorticarlo personalmente.
a lato, con le sembianze di tiziano un re mida con le orecchie d'asino, premio per aver parteggiato per marsia, che riflette amareggiato
lo dimostrano le opere ufficiali che fa negli stessi anni per filippo II.
no, è che lui vuole proprio dipingere così. e portare avanti soggetti o storie passate, rielaborarli con occhi da vecchio
tra sè e sè
comunque tutta la pittura di tiziano della seconda metà del'500 è fantastica,
quando la sua parabola artistica, biologica e privata è in discesa.
i suoi san gerolami e i suoi cristi meriterebbero più attenzione, almeno quanta ne hanno le sue opere più famose