Tra di essi, persino il dottore della città, nettamente contrario a tale operazione.
Il reclutamento, da parte delle autorità di regime, avvenne attraverso i parroci delle Chiese nelle zone scelte per la sperimentazione.
Sperimentazione che iniziò proprio nel marzo del 1933 quando i bambini si presentarono presso l'ambulatorio comunale.
Decine e decine di bambini furono ricoverati presso le corsie del vicino ospedale di Portogruaro, allestito di fortuna per sopperire tale emergenza.
Alcuni di essi morirono li, nel silenzio.
Col passare degli anni il muro di omertà cadde e con essa arrivarono le agognate risposte.
Risultò scomparso dal Comune il fascicolo riguardante le vaccinazioni dei bambini.
Venne rinvenuta in archivio solo la lettera del Prefetto che ordinava la sperimentazione del vaccino.
Ad ogni famiglia colpita da tale sciagura spettò un indennizzo di 7000 lire.