Thread by @JohannesBuckler

Alessandro Floris, scapolo di 31 anni, è dipendente da tre anni dello IACP di Genova, tra i cui compiti vi è quello di accompagnare il capoufficio a ritirare gli stipendi degli impiegati. Così raccontano le cronache.

Non è proprio così.
Perché oggi, 26 marzo 1971, è la prima volta che mi è stato chiesto di scortare il capo del personale dell'Istituto Case popolari a ritirare in banca i soldi degli stipendi.
Ed io quel compito lo stavo assolvendo. Tenendo per un piede uno dei ladri.

Tutto era cominciato alle 10.50. Eravamo arrivati io, il capo del personale Giuseppe Montaldo e l'autista su una Mini grigia dopo aver prelevato diciassette milioni dalla banca.
Io e Giuseppe eravamo scesi dall'auto perché il cancello era chiuso. E avevamo sentito due spari.

Ci eravamo buttati a terra, ma due uomini era saltati addosso a Giuseppe per strappargli la borsa con i soldi. Presa la borsa erano fuggiti. E noi dietro.
Con la pistola in pugno erano passati davanti ad un meccanico. Che non fece niente, ma lo capisco, avendo due bambini a casa

I due banditi erano poi arrivati nel pressi di una Lambretta ed io e Giuseppe sempre dietro. Poi avevano sparato un colpo verso di noi, ma la pistola si era inceppata. "Floris si fermi, Floris no" mi aveva gridato Giuseppe.
Ma io non lo avevo ascoltato.

Avevo cercato di fermarli, ma quel maledetto mi aveva sparato al ventre ed ero caduto.
Ero riuscito ad afferrarlo per un piede, ma lui mi aveva sparato ancora.
Poi la Lambretta era partita di scatto lasciandomi sulla strada.

Lo so cosa state pensando. Ma chi me l'ha fatto fare di attaccarmi al piede di quel delinquente? Ne valeva la pena? Valeva la pena morire per un pugno di soldi?
Non so. Forse col senno di poi avrei dovuto pensare alla mia povera madre lasciata da sola nella disperazione.

Ma era il compito che quel giorno mi avevano affidato, accidenti. Difendere i soldi degli stipendi di onesti lavoratori. Che avrei dovuto fare? Fare finta di niente? Lasciare che il male avesse il sopravvento ancora una volta?
Non so. Comunque ormai è andata così.

L'assassino, Mario Rossi, fu arrestato da due brigadieri. Il secondo fu identificato grazie alla prova fotografica e arrestato l'anno successivo.
Rossi fu condannato all'ergastolo.
Uscito nel 2002 collabora con musei di storia naturale e vari istituti scientifici.

#MdT 26/03/1971 - Le fotografie della morte di Alessandro furono scattate casualmente da Ilio Galletta, studente universitario.
La fotografia gli fruttò molti soldi.
Furono consegnati tutti alla madre di Alessandro Floris.