Thread by @spigolonotturno

#Bolsonaro, dice che l'#Amazzonia non è patrimonio dell'umanità, mentre altri vorrebero sversare acque radioattive in mare, altri ancora non firmano i trattati sulle riduzione delle emissioni nocive. Tutto questo ha una logica in effetti ed è la mancanza di una visione globale.>>

Ognuno resta asserragliato nel proprio recinto, di cui rivendica le caratteristiche etniche, culturali, razziali direi, spesso in guerra col vicino di turno, per ampliare il recinto o appropriarsi delle materie prime, necessarie alla propria crescita o meglio espansione, >>

aiutato da alleati opportunisti e pronti a dividere il bottino.
Tanti piccoli feudi, governati con metodi immutabilmente ciechi, incentrati sul dominio di pochi, a vantaggio di pochissimi.
In tutti i paesi del mondo, più o meno, la dinamica è identica.
La chiameremo teoria >>

dell'orticello.
Ogni paese, quindi, cerca un'affermazione, utopica, che gli consentirebbe di prevalere sugli altri.
Ogni cittadino, cresce convinto che questa sia la regola e che sia giusto così, anche perché, nell'arco della sua vita riceve innumerevoli stimoli in tal senso. >>

Appare evidente, quindi, che le problematiche globali, come il #ClimateChange, con queste premesse, avranno ben poche possibilità di essere risolte. Scarso successo, riscuotono anche gli allarmi della comunità scientifica internazionale, ma chi se ne è mai fregato, diciamolo, >>

basta vedere in Italia, dove questioni gravissime come le vaccinazioni o la xilella, sono state trattate, da alcuni, come strumento di propaganda, incuranti delle conseguenze sanitarie. Poco importa se poi si rischia la vita o se un intero comparto agricolo, viene devastato, >>

l'importante è attenersi alla teoria dell'orticello, anche quando questo è misero e improduttivo, se non costoso per la società, ciò che conta, è che i gestori conservino il loro ruolo di proprietari terrieri e i loro accoliti, restino chini a zappare al loro posto, contenti, e >

speranzosi di assurgere, un giorno, alle grazie del padrone.
In quest'ottica, certamente planetaria, noi dovremmo misurarci con la più grande emergenza della storia, dopo la caduta del meteorite che causò la scomparsa dei dinosauri e riguarda tutti gli esseri viventi?
Oddio, >>

direte, che esagerato!
E vi capisco, in fondo, fino a pochi mesi fa, pochissimi si sono occupati di questo tema, perché purtroppo, esso tocca interessi economici stratosferici, inimmaginabili per i più, che nella politica del "qui ed ora" non è conveniente affrontare, visto che >

coinvolgono le superpotenze, che è meglio e più remunerativo, tenerci buone, hai visto mai ci chiudono i rubinetti.
Allora tutti zitti e mano alla teoria dell'orticello e alla difesa del proprio, insignificante, microcosmo. Se, come diceva James Freeman Clarke e non De Gasperi, >

lo statista pensa alle generazioni future, appare chiaro che il mondo è governato, per lo più da miopi ma anche presbiti, scarsi, rozzi, interessati politicanti, bravi a riempirsi la bocca di belle parole ma più spesso, di scarse cibarie. Accade quindi che, in tal contesto, un >>

giorno, inaspettatamente, un granello di sabbia, si inserisce dell'ingranaggio ben oliato dei teorici dell'orticello. Inizialmente, senza che nessuno di essi se ne potesse accorgere, per poi, pian piano, un giorno dopo l'altro, far sentire di più la sua presenza, grazie >>

allo sfregamento costante con le ruote dentate.
I Signori dell'orto, da bravi professionisti, a quel punto non potevano più ignorarne la presenza e quindi incaricarono i manutentori di provvedere alla sua rimozione. Il nostro, tra i più accaniti e ligi al dovere, #Feltri, si >>

mise subito all'opera e con qualunque mezzo. Purtroppo per lui, il granello è sì minuscolo ma assai tenace e per quanto l'operaio si sforzi non riesce neppure lontanamente ad infastidire quella briciola.
Già, perché #Greta, @GretaThunberg, inizialmente non era nulla di più di >>

un piccolo granello di sabbia.
Uno scricciolo, come forse molti di noi, vedono quotidianamente girare per casa, tra libri, computer e telefonino, amici e delusioni adolescenziali. Una bimba con le trecce, forse un po' anacronistiche, forse un segno distintivo vintage, che tanto>

fa pensare ad una favola di un famoso nord europeo. Una bambina, che con la forza di un gigante e la tenacia dei giusti, è riuscita a radunare attorno alle proprie convinzioni, milioni di altri granelli di sabbia, milioni di altri scriccioli. Come quelli che gironzolano per le >>

nostre case, tra malumori ed asplosioni di vita, granelli che noi, comunemente chiamiamo figli e per i quali, pur di garantirgli un roseo futuro, arriveremmo a fare un patto col diavolo.
Allora, colleghi genitori, visto che l'attuale millennio, ci ha già forzatamente posti in >>

una posizione subordinata ai nostri ragazzi una volta, almeno per ciò che concerne l'uso e la comprensione di tecnologie a cui non eravamo ancora pronti, dimostriamogli di aver compreso che le cose possono anche cambiare rapidamente e metterci in difficoltà ma il nostro ruolo >>

di supporto e guida, quello no non cambierà mai.
Aiutiamoli in questa battaglia epica, "a diventare il cambiamento che vorrebbero vedere nel mondo".
Schieriamoci al loro fianco, facciamo sentire la nostra protettrice presenza. Siano loro, quell'agglomerato virtuoso, capace di >>

arringare i grandi della terra, senza timore e con la convinzione dei giusti, dandogli un segnale di determinata saggezza, facendoli diventare piccoli piccoli, sotto il peso dell'indifferenza e delle responsabilità.
Riscattiamo il nostro fallimento, aiutandoli nel vincere la >>

più difficile delle prove, quella per il diritto ad un futuro migliore. Disfiamo insieme a loro i recinti dei nostri orticelli, fino a formarne uno unico per tutti, immenso e ridente, il più bello tra tutti i pianeti, nostra Madre, la Terra.
@Onuitalia @Quirinale @DipPoliticheUE

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@DaliaDaliaanfo @GuardiaDellOrsa @MovArtCinecitta @GLaldaggiolu @AlinaHarja @BansCollector @makkox @welikeduel e tutti coloro che condividono una speranza, per il futuro delle giovani generazioni.

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