Thread by @dottorpax

Un Paese di luddisti, in cui il misoneismo permea ogni classe sociale, nel quale si discute ogni giorno delle stesse cose, da trent'anni, come in un'opera di Beckett, ma senza la stessa qualità artistica e narrativa. Un copione stanco e liso, che non porta a nulla.

Un Paese sospeso, sì sospeso, in perenne attesa di una riscossa che non arriverà, e che quindi scarica la colpa sugli altri.
Un Paese incapace di capire che il mondo è cambiato, che i processi si seguono e si dominano, si cerca spesso invano di anticiparli, ma non si subiscono.

Perché se li subisci al più raccogli le briciole, ma molto più probabilmente prendi una tranvata. E infatti...
Un Paese che non innova, ma che anzi tortura chi ci prova.
Il mondo va benissimo avanti senza l'Italia, anche se a noi italiani pare impossibile.

Un Paese che non ricorda la propria storia, che si crede ricco da sempre, quindi ricco per sempre; che dà per scontate e imperiture strutture e convenzioni che cent'anni fa non esistevano.
Un Paese parmenideo: l'Italia è e non può non essere.

Eppure che lo vogliamo o meno, se non ci attrezziamo, ancora prima come popolo che come Stato, perché di quello non mi fiderei troppo, per ragioni che possono essere tecnologiche, economiche o politiche, senza escludere un più prosaico conflitto (cui assegnare probabilità

decrescente se non nulla è scelta non poco infelice), potremmo scoprire che nulla è eterno, e che l'eccezionalità italiana non è mai esistita.