“Mi sembra giusto aiutare il Sud, mi sembra giusto... se non li aiutiamo 'a casa loro' straripano e vengono qui. È un po' come l'Africa".
Le avete sentite, le risate della platea?
Li avete sentiti quegli applausi?
Perché come SEMPRE, in effetti, loro sono quelli di sempre, quelli che hanno accompagnato e condito trent'anni di insulti, di umiliazioni e di offese noi meridionali.
Peccato che erano offese all'Italia nel suo insieme, all'Italia tutta.
Che non esiste noi e loro?
E invece trent’anni in cui i neri sporchi e cattivi eravamo noi.
Eravamo quelli che andavano lì a rubare il loro lavoro o, nella peggiore delle ipotesi, a rubare in generale.
Eravamo gli invasori di una volta.
Pensate davverp che basta un tratto di penna per cancellare quello che è stato, quello che è e quello che continuerà a essere?
Un'ultima cosa.
Lo avete sentito, il silenzio di Salvini?
Il Capitano coraggioso era proprio lì, seduto al fianco
Avrebbe potuto dissociarsi, scuotere il capo, fare un "no" con la mano e invece...
Nulla, il silenzio, se n'è stato zitto.
Lui, proprio lui che mette bocca su tutto.
Chi tace acconsente?