Quelli che davvero hanno dato la vita per liberare l’Emilia-Romagna. (9)
Nato a Baccanelli di San Pancrazio Parmense il 29 ottobre 1925, Giacomo Ulivi aveva fatto il Liceo a Parma e, con un anno di anticipo, si era iscritto all'Università.
Lui ed il Liceo a lui dedicato a Parma
Nato a Baccanelli di San Pancrazio Parmense il 29 ottobre 1925, Giacomo Ulivi aveva fatto il Liceo a Parma e, con un anno di anticipo, si era iscritto all'Università.
Lui ed il Liceo a lui dedicato a Parma
Antifascista, lo studente, dopo l'8 settembre 1943, entrò nella Resistenza. Arrestato l'11 marzo 1944, dopo un'evasione rocambolesca, Ulivi si spostò a Modena e riprese la lotta contro i nazifascisti. Nell'ottobre, fu arrestato nuovamente ma riuscì ad evadere ancora.
Catturato dalle Brigate Nere fu rinchiuso nelle celle dell'Accademia e, nonostante le torture, non si lasciò sfuggire ammissioni di sorta. Quando i partigiani occuparono per breve tempo Soliera, un paese vicino a Modena), i fascisti, per pura ritorsione, fucilarono il ragazzo.
Accadde sulla piazza del Duomo di Modena il 10 novembre 1944, e assieme a lui furono uccisi anche Alfonso Piazza ed Emilio Po. Di lui ci restano un gruppo di lettere alla madre e ad alcuni amici; una specie di testamento spirituale con l’analisi del come si è arrivati al fascismo
