Portano una bandiera con la stella di Davide.
Sono destinati al campo di concentramento di Treblinka
#giornatadellamemoria
Nel 1912, con l'educatrice Stefania Wilczyńska, apre "La casa dell'Orfano" in una zona povera di Varsavia.
"Non calpestare, non umiliare, non fare del bambino uno schiavo di domani; lasciar vivere senza scoraggiare né strapazzare né far fretta” scrive ne "Il diritto del bambino al rispetto".
Scrive oltre 20 libri tra narrativa e saggi e in un programma radio risponde alle domande dei genitori sull'educazione con il personaggio del "Vecchio Dottore".
Korczak non può più parlare in radio e la sua "Casa dell'Orfano" viene chiusa e trasferita dentro il Ghetto, dove le condizioni di vita sono terrificanti.
Uno degli ultimi momenti collettivi dei suoi bambini avviene, l’8 giugno; si tratta di un giuramento solenne di “coltivare l’amore per gli esseri umani, per la giustizia, la verità e il lavoro".
Per i bambini la fine arriva la mattina del 5 Agosto.
E così esce dall'orfanotrofio guidando il corteo di duecento bambini, vestiti bene e cantando.
Il dottore, però, rifiuta e con Stefania sceglie di accompagnare i suoi orfani in quell'ultimo viaggio da cui nessuno tornerà vivo.