Qualche considerazione non medica sul Coronavirus:
1. La reazione della Cina.
Come sanno tutti i medici le influenze virali nascono geograficamente nella stragrande maggioranza in Cina, probabilmente per il contatto stretto fra animali e persone. 1/16
1. La reazione della Cina.
Come sanno tutti i medici le influenze virali nascono geograficamente nella stragrande maggioranza in Cina, probabilmente per il contatto stretto fra animali e persone. 1/16
Soprattutto i maiali sono ottimi incubatori di malattie. Quindi i cinesi sono abituati ad avere per primi lo sviluppo di nuovi ceppi virali. Anche se il Covid19 avesse fatto il salto di specie non sarebbe stato un evento così sconvolgente. La reazione cinese è stata anomala. 2/16
Sia la popolazione che le autorità si sono comportate come se dovessero affrontare un pericolo molto serio. Non si erano mai viste strade deserte, camion con idranti che disenfettavano a pioggia le strade e le case e soprattutto sanzioni a chi nascondeva i sintomi 3/16
Addirittura corpi speciali vengono addestrati a prelevare coattivamente i malati che non vogliono farsi internare negli ospedali e il governo ha varato decreti che condannano a morte chi colposamente diffonde il virus. Questo non si era mai visto, neanche per la SARS. 4/16
Cosa sanno i Cinesi che noi non sappiamo? Oppure cosa temono? Il fatto che il Covid19 venga da Wuhan, dove da un anno è in funzione un centro di studio franco-cinese sulla genetica dei virus? Temevano che fosse un virus manipolato e sfuggito al controllo, molto più letale? 5/16
2. La reazione dell'Italia
Quanto successo in Italia è l'esempio perfetto di come non comportarsi di fronte a una malattia infettiva sconosciuta.
Inizialmente si è mostrata dalle autorità una sicurezza spavalda: sono fioccate dichiarazioni che escludevano ogni contagio. 6/16
Quanto successo in Italia è l'esempio perfetto di come non comportarsi di fronte a una malattia infettiva sconosciuta.
Inizialmente si è mostrata dalle autorità una sicurezza spavalda: sono fioccate dichiarazioni che escludevano ogni contagio. 6/16
Si è detto che non erano necessarie azioni particolari, neanche da chi proveniva dalla Cina. Subito dopo si è cominciato a monitorare i passeggeri che provenivano da voli diretti dalla Cina con termometri digitali, poco precisi. Le richieste di quarantena sono state respinte 7/16
e bollate come discriminazione (anche se avrebbero interessato CHIUNQUE provenisse da zone infette). Si è fatta un'idiota quanto irresponsabile propaganda a favore di uno stretto contatto con i cinesi e per il consumo dei loro prodotti alimentari, che sono sempre importati 8/16
ignorando che i virus e sembra in particolare il Covid19 resistono anche su superfici e materie. Si è permesso il ritorno in classe, senza alcun controllo, ai bambini cinesi che tornavano dal loro Paese dopo il capodanno lunare, lasciando la scelta ai genitori se isolarli. 9/16
Poi, dopo il primo focolaio infettivo, si è passati a misure draconiane, forse per senso di colpa: mai si era visto l'isolamento fisico, addirittura attraverso l'uso dell'esercito, di interi paesi. Si è cominciato a portare in ospedale chiunque avesse sintomi influenzali. 10/16
Si sono fatti controlli a tappeto su soggetti che erano stati a contatto con infetti, anche se asintomatici, ma non si è trovato il paziente 0. Tutto ciò ampliato dalla cassa di risonanza dei media che si sono buttati a pesce sul "pericolo Covid19" e diffondendo il panico. 11/16
Sono state prese misure esagerate e a volte ridicole: Sala a Milano ha imposto la chiusura dei bar dopo le 18.00, come se il Covid19 fosse una specie di virus da apericena... Le quarantene, prima disdegnate, adesso vengono imposte. Risultato: supermercati svuotati 12/16
Corsa all'accaparramento di disinfettanti e mascherine (spesso inutili), paura e preoccupazione. All'estero tutto ciò è stato osservato e valutato con preoccupazione crescente. 13/16
Nonostante i numeri non siano attualmente così spaventosi (anche se possono mettere a dura prova la tenuta di un sistema sanitario falcidiato dai tagli di uomini e strutture, grazie alle politiche economiche) siamo riusciti a farci passare come una specie di "Cina d'Europa" 14/16
E quello che all'estero è arrivato come messaggio è stato disastroso come immagine. Risultato: viaggi disdettati, fiere annullate, chiusura dei confini agli italiani, consigli di non avere contatti di sorta e di non recarsi in Italia. Un capolavoro comunicativo. 15/16
Concludendo: sappiamo poco del virus e quasi niente di come è nato e la preoccupazione cinese, soprattutto di autorità che non sono facilmente preda di isterismi, dovrebbe far riflettere, ma almeno abbiamo imparato come NON si deve affrontare una supposta emergenza.
16/16
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