Ero in lacrime».
L’Istituto si è scusato proponendole di aprire il conto che desiderava.
Bologna non è questa.
Bologna non discrimina.
Dopodiché, mi chiedo: che intenzioni hanno alcuni settori commerciali della nostra città?
E ancora:
chi dovrebbe tutelare l'ordine e la sicurezza non dovrebbe farlo senza però intaccare la dignità delle persone?
Domanda retorica, lo so.
chiudiamo la città nel giro di qualche mese.
E NON possiamo permettercelo.
Perciò è diventata grande.
La Bologna del futuro non deve né può aver paura delle contaminazioni, quelle che danno vita.
Non morte.