Il video è angosciante. Quaden piange di dolore. E a 9 anni, a 9 anni, chiede a sua mamma di potersi uccidere. A 9 anni.
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E quello che è accaduto dopo quel video è uno di quei piccoli miracoli che rendono la Rete un luogo meraviglioso quando non è solo teatro di odio e menzogne.
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Il mondo ha dimostrato a Quaden che la vita può essere meravigliosa, che va vissuta, che possono accaderti cose bellissime, anche se a scuola dei bambini ti insultano e i loro genitori non se ne curano.
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L’Indigenous all stars, squadra di rugby che rappresenta gli aborigeni australiani dello Stretto di Torres, i suoi idoli sportivi, lo hanno portato con sé in campo, mano nella mano,
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E poi attori del calibro di Hugh Jackman (Wolverine), cantanti, attori lo hanno contattato, gli hanno parlato, sono diventati suoi amici.
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Quando ho visto quel video, quel pianto, quando ho sentito quelle parole, ho sperato con tutto il cuore che accadesse tutto questo.
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Una rivincita meravigliosa.
Di Quaden sul bullismo.
E dell’amore sull’odio.
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