Marianna è stata ammazzata dal marito il 3 ottobre del 2007. Lo aveva denunciato: 12 volte. Ma niente mai è stato fatto dallo Stato.
Nemmeno quando col suo ghigno finse di pulirsi le unghie con un coltello. Non fu considerata minaccia. E alla fine, Marianna, è stata uccisa. Sola.
Nemmeno quando col suo ghigno finse di pulirsi le unghie con un coltello. Non fu considerata minaccia. E alla fine, Marianna, è stata uccisa. Sola.
Così lo Stato risarcì i figli di Marianna, con una sentenza di primo grado che riconosceva gli errori commessi dallo Stato e consegnava nelle loro mani una somma con cui ripartire.
E ci hanno provato a ripartire, i figli, comprando un B&B e cercando di cavarsela da soli.
E ci hanno provato a ripartire, i figli, comprando un B&B e cercando di cavarsela da soli.
Ora però lo Stato quei soldi li rivuole. Perché negli altri gradi di giudizio ha deciso di essersi sbagliato, ad essersi sbagliato. Secondo i giudici la volontà di uccidere del marito di Marianna era talmente forte - giuro, è scritto così - che nulla avrebbe potuto fermarlo.
Secondo lo Stato Marianna era condannata a morte. E basta. Lo Stato non avrebbe potuto nulla.Quindi quei soldi vanno restituiti.
Ora l’ultima parola sta alla Cassazione. Non parlo da avvocata, ma da donna: risparmiate a quel che resta di quella famiglia l’ennesima coltellata.
Ora l’ultima parola sta alla Cassazione. Non parlo da avvocata, ma da donna: risparmiate a quel che resta di quella famiglia l’ennesima coltellata.
