"Proprio le tendenze più individualistiche e più radicalmente anticonformistiche portano con sé un simile radicale livellamento. Poiché dal punto di vista oggettivo (e quindi anche dal punto di vista artistico) « la vera ricchezza dell’individuo dipende totalmente dalla ricchezza
delle sue relazioni reali » (Marx), e quanto più caparbiamente la nuova arte colloca al centro della sua creazione la personalità fondata soltanto su se stessa, staccata dalla società e dalle relazioni sociali, tanto maggiore diventa la somiglianza - fin quasi al punto
da rendere impossibile ogni distinzione — tra figure che, da un punto di vista esteriore, sono così straordinariamente diverse. Poiché oggettivamente (e quindi anche dal punto di vista artistico) il mondo delle relazioni umane sviluppate nella civiltà è incomparabilmente
più vario che non il semplice e nudo mondo degli istinti; onde un’arte che, con un esclusivismo quasi dogmatico, faccia di quest’ultimo il tema centrale, va necessariamente incontro alla monotonia e al livellamento.
Come è simile il coito di Enea e Didone a quello di Romeo e Giulietta, mentre le differenze dei sentimenti erotici socialmente e culturalmente condizionati hanno creato in essi imperiture e autentiche individualità.
Cosi la selvatica astrattezza della maggior parte degli odierni non-conformisti ha determinato un inumano livellamento della produzione. All’uniformazione esteriore, da noi sopra ricordata, da parte degli organi del capitalismo monopolistico, si accompagna qui — senza volerlo —
una uniformazione dall'interno. Ernst Fischer ha detto giustamente al congresso della pace di Wroclaw che le moderne individualità non-conformiste si somigliano come gocce d’acqua." (La distruzione della ragione, pag. 835, via Arturo).
(Oggi non è "senza volerlo"....)
(Oggi non è "senza volerlo"....)
La distruzione della ragione è opera dell'immenso Lukács.
