Che notizia ho appena letto (e che non sapevo assolutamente): i #criceti reggono l'alcol molto meglio di noi, complice il loro stile di vita e la struttura resistente del loro fegato, secondo uno studio dell'Università di #Alaska Anchorage. Che figata! Un 3d ci sta tutto. 1/n 🧵
In realtà, i primi studi sulla predilezione dei criceti per le bevande alcooliche risalgono agli anni '50 del secolo scorso, e quest'ultima ricerca non fa che fornire ulteriori elementi di conferma. 2/n
Gli studiosi hanno confermato che prima dell'inverno, questi piccoli roditori accumulano nelle loro tane semi e frutta. Le provviste fermentano col passare delle settimane e la loro concentrazione in alcool diventa sempre più alta. 3/n
Secondo l'ultima ricerca disponibile, ogni giorno i criceti sono in grado di consumare in media circa 18 grammi di alcool x kg di peso corporeo, l'equivalente di un litro e mezzo di Everclear, un alcool di mais modificato a 95°. 4/n
Test di laboratorio hanno provato che oltre ad essere particolarmente resistenti, se hanno a disposizione dell'acqua preferiscono comunque bere nel recipiente contenente alcool. 5/n
La propensione e capacità dei criceti a bere ingenti quantità di alcool dipendono dal loro stile di vita e dalla struttura particolarmente resistente del loro fegato. 6/n
Non a caso, il loro stile di vita invernale ne ha modellato i gusti e il metabolismo. Da un lato la presenza di calorie nell'alcool seduce maggiormente il piccolo roditore indebolito dal freddo. 7/n
Dall'altro lato, secondo lo studio, il fegato dei criceti si è strutturato in modo da diventare particolarmente efficace per scomporre l'etanolo, a tal punto che soltanto piccolissime quantità di tossine finiscono nel sangue. 8/n
Sul loro grado di resistenza, sono stati eseguiti test per studiare i segni di barcollamento dopo aver ingurgitato importanti quantità di alcool: sulla scala di oscillazione che va da zero a quattro, i criceti non hanno mai superato il valore di 0,5. 9/n
In conclusione, è probabile che diversi altri animali che ibernano e si nutrono di alimenti fermentati abbiano gli stessi gusti e lo stesso grado di resistenza all'alcool dei criceti, ma il loro studio in lab è decisamente più difficile da realizzare. 10/n
Con @AurelianoStingi abbiamo il piacere di parlarvi del nuovo #vaccino pan-coronavirus contro #COVID19 (già fatto e scritto da lui per Repubblica Salute ma repetita iuvant). Eccovi il 3d!1/n 🧵
Intro. È vero fino ad oggi, anche se non aggiornati a #Omicron, i #vaccini funzionano. Ma se si vuole pensare all'eradicazione del #virus, allora non possiamo fare altro che attendere questo vaccino, ormai in fase avanzata (trial di fase 2/3 inizia in questi mesi). 2/n
Premessa. Il nostro organismo monta una risposta immunitaria sulla base di un 'identikit' fornitogli dal vaccino o dal virus naturale. In caso di numerose mutazioni, il sistema immunitario risulta meno efficiente nel riconoscere il virus (o una sua parte come la Spike). 3/n
⭐T CELLS SUPERSTARS ⭐ Qualche dato davvero interessante e importante da riportare su immunità cellulo mediata contro #Omicron. Vediamoli in questo 3d. Avanti tutta. 1/n #COVID19#tcells
Dalle ultime evidenze scientifiche sembrerebbe che la variante di SARS-CoV-2 Omicron (B.1.1.529), fortemente mutata, sarebbe in grado di eludere una frazione sostanziale delle risposte anticorpali neutralizzanti.
2/n
Le quali risposte sono stimolate dagli attuali vaccini con un conseguente aumento delle infezioni ed una riduzione nell'efficacia (non della protezione) del vaccino. 3/n
Direi un fantastico contributo del team @CVRinfo guidato da @emcat1: in questo thread viene dimostrato come #OmicronVariant possa aver cambiato il modo in cui entra all'interno della cellula. Interessantissimo. Partiamo. 1/n 🧵 gla.ac.uk/researchinstit… #Covid
#SARSCoV2 può entrare in due modi, entrambi richiedono l'attivazione della spike da parte delle proteasi.
1°: fusione della superficie cellulare, innescata da serina proteasi TMPRSS2.
2°: fusione endosomiale, innescata dalle catepsine. Finora SARS-CoV-2 ha seguito la 1°. 2/n
A tal proposito, è stato possibile utilizzare #pseudotipi di linee cellulari in cui predominano l'una o l'altra o entrambe le modalità. Come controllo (Pangolin CoV) che segue esclusivamente la 2° via. L'infezione da #Omicron è ben più importante quando la 2° è percorribile. 3/n
Vi saluto con questo post riassuntivo e panoramico di ciò è stato rilevante in ambito biologico/biotecnologico/medico nel 2021 secondo la rivista Science. Mi auguro sia un thread utile e piacevole. Partiamo 🧵 1/n #COVID19#Omicron#science
La scoperta dell'anno: l'intelligenza artificiale che predice la struttura delle proteine. La scorsa estate Science stessa pubblicava i risultati relativi alla capacità di un algoritmo artificiale (RoseTTA fold) nel predire la struttura di proteine e complessi proteici. 2/n #IA
Pillole antivirali contro #COVID: i risultati da #Merck (#Molnupiravir) e #Pfizer (#Paxlovid) sono molto buoni: verranno utilizzate per i pazienti non ospedalizzati con malattia lieve-moderata di recente insorgenza con fattori di rischio per lo sviluppo di malattia grave. 3/n
Si parla sempre e solo di anticorpi neutralizzanti. Spostiamo il focus sulle cellule T che ci stanno dando una mano enorme nel combattere l'infezione da SARS-CoV2. Vi racconto l'ultimo bellissimo studio del prof. @SetteLab in questo thread. Spero possa esservi utile. 1/n 🧵
Nello studio, è stata valutata la cross reattività delle cellule T versus omicron indotta da diversi vaccini (mRNA-1273, BNT162b2, Ad26.COV2.S, NVX-CoV2373). 2/n
Risultati in breve: l'83% e l'85% delle risposte relative a cellule T CD4+ e CD8+ venivano mantenute, indipendentemente dal vaccino o dalla variante in esame. 3/n
Esperienza personale: oggi mi sono imbattuto in una discussione. C'era un commento inappropriato e senza alcun fondamento sul fatto che vaccinati e non vaccinati contraggono l'infezione e contagiano allo stesso modo. Segue thread 🧵. 1/n #vaccino#COVID19
Allora mi sono armato di volontà e pazienza (ce ne vuole molta in questo periodo) e ho spiegato alla persona in questione che non è così, in quanto dovrebbe sapere cosa dicono gli studi scientifici (e non le opinioni personali). 2/n
Primo studio: i risultati dell'articolo thelancet.com/journals/lanin… ,pubblicato sull'autorevole rivista scientifica The Lancet Infectious Diseases, nel quale è stato evidenziato che il picco della carica virale era paragonabile tra immunizzati e non. 3/n