1) Se Putin, ha davvero sottovalutato la reazione all'invasione, la maggiore sorpresa dev'essere arrivata dall'#UE. L'Ue ha:
- congelato titoli e proprietà di oligarchi, membri del gabinetto e di Putin stesso
- limitato l'accesso ai mercati finanziari a banche e aziende russe
2) - disconnesso molte banche russe da Swift (pur facendo eccezione per gas e petrolio)
- bloccato l'accesso della Banca centrale russa alle riserve detenute in euro, circa il 32%. La Russia ha 200 miliardi di euro in meno per assorbire i costi delle sanzioni
3) - limitato o bloccato il commercio nei seguenti settori: difesa, estrazione e trasporto di idrocarburi, aerospazio, cantieristica, trasporti terrestri e marittimi, servizi di assicurazione e riassicurazione, beni a uso duale, semiconduttori
4) - contribuito al colossale disimpegno spontaneo dalla Russia di dozzine di aziende
- chiuso lo spazio aereo alle compagnie russe
- aperto le porte a centinaia di migliaia di profughi ucraini
- proposto 1.2 miliardi di euro in assistenza e assicurato forniture militari a Kiev
5) L'Ue ha in sostanza contribuito a rendere l'economia russa tossica. Ha neutralizzato l'arma della pressione migratoria che Putin aveva usato in Siria e Bielorussia con una politica di accoglienza iper-accomodante. E ha contribuito a sostenere la resistenza militare ucraina
6) Ci sono però almeno tre limiti alla trasformazione dell'Ue in un attore 'geopolitico':
7) Il primo è l'andamento della guerra. Ci sono voci di collasso imminente delle forze russe, ma non è detto che questo ponga fine alle violenze. Se la guerra va avanti l'Ue sarà stretta tra logiche in conflitto: aumentare aiuti all'Ucraina ed evitare un'escalation Nato-Russia
8) Il secondo è La sostenibilità delle sanzioni, soprattutto se l'Ue si decide a ridurre le importazioni di petrolio e gas. Non è chiaro se esistono alternative e se la guerra si trascina fino al prossimo inverno l'Ue faticherà ad assicurarsi gli approvvigionamenti energetici
9) Il terzo è la coesione del fronte transatlantico. @POTUS@JoeBiden è stata decisivo nel facilitare l'unità europea e rafforzare l'efficacia della risposta
10) Ma Biden è in forte difficoltà e se perde il Congresso nel 2022 e la presidenza nel 2024 a vantaggio di Repubblicani 'trumpisti' (o di #Trump stesso) il fronte transatlantico si allenterà considerevolmente, con rischio per l'unità europea
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1) The EU has
- contributed to making Russia's economy toxic by way of sanctions and other restrictions;
- neutralized migration flows as a potential trouble spot by offering refuge to Ukrainians;
- given Ukraine military aid
2) The EU has thus shown significant geopolitical power, which may further grow thanks to #Germany's massive re-armament. However, there are limits to its transformation into a full geopolitical player
1) Ci sono due variabili da considerare:
a) la sostenibilità del prezzo in sangue e mezzi dell'esercito di occupazione russo, e conseguentemente del 'consenso' interno all'invasione; e b) la sostenibilità finanziaria dello sforzo militare russo
2) la prima variabile dipende dalla capacità di resistenza degli ucraini, la seconda dall'efficacia delle sanzioni #USA/#UE
Ieri sera a @PiazzapulitaLA7 il prof Orsini della LUISS ha fatto un’analisi parziale e fuorviante della #guerra in #Ucraina. Un (lungo) thread per contrastarla 👇 @IAIonline
1) Il Prof. Orsini ha sostenuto che a) la responsabilità politica della è dell'#UE perché non ha impedito agli #USA di estendere l'invito di aderire alla #NATO a Ucraina (e #Georgia), b) quello che sta facendo la #Russia...
2) ...lo avrebbero fatto tutte le grandi potenze, che per natura non tollerano che i rivali si spingano fino ai loro confini. Lo dimostra la crisi dei missili di Cuba, quando gli USA si opposero con la minaccia allo schieramento di missili balistici sovietici sull'isola; e c)...
1) La #Germania ha messo fine alla #Ostpolitik, la politica di dialogo e commercio inaugurata negli anni 1970 verso l'#URSS e continuata verso la Russia dopo il collasso sovietico. Oggi il dialogo con la Russia è subordinato al contenimento e riduzione dell'influenza russa.
2) Il riarmo tedesco - €100 miliardi allocati quest'anno più la promessa di spendere almeno il 2% del Pil in difesa (oggi è all'1,4%) nei prossimi - porterà la Germania a essere il paese europeo (Russia compresa) che spende di più in difesa per la prima volta dagli anni 1930
1) Non si può parlare di "trattative" finché #Putin non sarà arretrato sui suoi obiettivi (minimi) iniziali: neutralità dell'Ucraina, cambio di governo a Kiev, smilitarizzazione dell'Ucraina e riconoscimento della sovranità russa sulla Crimea e dell'indipendenza del Donbas
2) Non c'è evidenza empirica che Putin stia riconsiderando quegli obiettivi. Per il momento sembra convinto di poterli raggiungere attraverso l'intensificazione della campagna militare