Piazza Rossa.
Poco fa il portavoce del Cremlino #Peskov ha annunciato che la parte aerea della Parata del #VDay è stata cancellata a causa delle condizioni meteo.
Sotto questo post riporterò le parole di #Putin e le notizie più importanti dalla #Russia.
Hackerati i sistemi tv russi: "Le vostre mani sono coperte di sangue dalla morte di migliaia di ucraini e bambini", si legge. @igorsushko
Il momento dell'arrivo di #Putin alla parata del #9maggio.
#Putin: "Cari cittadini russi, cari veterani, soldati, marinai, sergenti, maggiori, sottotenenti e marescialli, ufficiali, generali, marescialli: vi porgo i miei auguri per il giorno della Grande Vittoria in difesa della Patria".
#Putin: "Voi combattete in #Donbass per la sicurezza della nostra Russia".
#Putin: "A dicembre abbiamo cercato di aprire un dialogo sincero per cercare decisioni di compromesso. Gli altri Paesi non hanno voluto ascoltarci, avevano altri piani. Li abbiamo visti (...) Kiev ha parlato di riprendere armi nucleari. Questo creava una minaccia inaccettabile".
#Putin: "Era necessario prendere una decisione unica e inevitabile: difendere il nostro Paese. Gli USA dopo lo smembramento dell'URSS hanno parlato della loro eccezionalità, umiliando anche i loro satelliti. Ma la Russia ha un altro carattere".
#Putin: "Mi rivolgo a tutti coloro che lottano nel Donbass: voi state lottando per la Patria, affinché non venga dimenticata la lezione della Seconda Guerra Mondiale, perché nel mondo non ci sia spazio per i nazisti".
#Putin: "Noi guardiamo ai nostri avi per supportare l'indipendenza della Russia. Chi ha distrutto il nazismo ci ha mostrato eroismo per sempre. Questa è una generazione di vincitori: alzeremo sempre il nostro sguardo verso di loro.
Per la Russia, per la vittoria, urrà!".
Il discorso di #Putin non sembra aggiungere nulla di nuovo alla retorica fin qui esposta: "Ha stata la NATO", "è colpa degli amerikani" e via dicendo.
Passaggio interessante quello su Donbass come difesa della patria: per Putin è Russia.
Nessuna mobilitazione, Vladimir sottotono.
Ecco il discorso di Vladimir #Putin, tradotto parola per parola:
Anche a #Mariupol è andata in scena una parvenza di parata. Scarsa partecipazione (e che vuoi farci, dopo aver distrutto una città...) e senso del ridicolo ampiamente oltrepassato.
In questo #9maggio non ha parlato solo #Putin. Lo ha fatto anche #Zelensky, in un intervento che ha riscaldato molto più di quello del leader del Cremlino.
Non solo il discorso di #Putin, anche il "contro-discorso" di #Zelensky in questo #9maggio.
Un video empatico, emozionante, che inchioda la gelida e stanca retorica del Cremlino.
In questo thread i passaggi più importanti👇
#Zelensky cita il filosofo ucraino Skovoroda:
"Non c’è niente di più pericoloso di un nemico insidioso, ma non c’è niente di più velenoso di un finto amico".
"Il 24 febbraio" - dice - "abbiamo capito questa verità quando un finto amico ha iniziato una guerra contro l’Ucraina".
#Zelensky: "Questa non è una guerra di 2 eserciti. Questa è una guerra di 2 visioni del mondo. La guerra condotta da barbari che bombardano il Museo Skovoroda e credono che i loro missili possano distruggere la nostra filosofia. Li infastidisce. Non gli è familiare. Li spaventa".
1/11
DIARIO DI GUERRA (GIORNO 75): TRE IPOTESI SUL DISCORSO DI PUTIN
Gli orologi di tutto il mondo sono sincronizzati sul fuso orario di Mosca: è atteso attorno alle 9/9:30 italiane il discorso che potrebbe cambiare il futuro della guerra in #Ucraina. E forse non solo di quella.
2/11
Seduto in tribuna, affacciato sulla Piazza Rossa, affiancato dai veterani ancora in vita della Grande Guerra Patriottica, #Putin godrà di una parata studiata per galvanizzare l'opinione pubblica e intimorire i nemici di Mosca. Poi prenderà la parola.
3/11
In questo momento, carri arrmati sfilano già per le vie della capitale, dirigendosi verso la Piazza Rossa.
1/11
DIARIO DI GUERRA (GIORNO 74): BIDEN-DRAGHI, DALLA CASA BIANCA LA PRIMA RISPOSTA AL V-DAY DI PUTIN
Nel corso dell'incontro alla Casa Bianca previsto fra 48 ore, Joe #Biden chiederà a Mario #Draghi di continuare ad essere Mario Draghi.
2/11
Assicurare sostegno in sicurezza (traduzione: invio di armi pesanti) all'#Ucraina, rendere l'Italia un simbolo della cessata indipendenza europea dal #gas russo. Di più: auspicare che la Penisola diventi un hub mediterraneo per le forniture a tutto il Vecchio Continente.
3/11
Ancora: mostrare come Roma, data per persa un paio d'anni fa in ragione dell'abbraccio contiano alla #Cina, abbia invece smentito i pronostici.
1/15
Il mullah Omar era solito ripetere all'indirizzo degli occidentali: "Voi avete gli orologi, noi abbiamo il tempo".
Il decreto firmato dal leader dei #Talebani, che obbliga le donne dell'#Afghanistan ad indossare il #Burqa in pubblico, lo smentisce. I #talebani non hanno solo
2/15
il tempo, ma pure gli orologi: con le loro lancette hanno riportato l'#Afghanistan indietro di 20 anni.
E dire che qualcuno, in Italia (#Conte), parlava di un regime "distensivo". Sbagliava: i Talebani non sono cambiati.
Curioso poi risentire come Conte parlasse della Russia
3/15
e di arroganza dell'Occidente. Non è cambiato niente.
La scorsa estate parlai col prof. @Margelletti. Mi disse: "Le conquiste che le donne hanno avuto verranno completamente azzerate e devastate". dangelodario.it/2021/08/13/int…
Aveva ragione.
1/10
DIARIO DI GUERRA (GIORNO 73): DRAGHI NON VA IN AULA, LA MOSSA CON CUI HA ISOLATO CONTE
Chissà che non possa diventare questa la volta buona. Quella in cui #Draghi finirà per liberarsi dell'etichetta di "tecnico", appropriandosi definitivamente dell'appellativo di "politico".
2/10
Per quanto poco gli interessi, lo meriterebbe. Per la sapienza tattica con la quale ha gestito un passaggio delicato (l'ennesimo), potenzialmente in grado di minare l'autorevolezza del suo governo dentro e fuori la Penisola.
3/10
È infatti da settimane che Giuseppe #Conte ha cambiato spartito. Non più ex presidente del Consiglio felpato, attento ad osservare il galateo istituzionale. Bensì leader di partito d'assalto, in maniche di camicia, pacifista forse nelle intenzioni, ma bellicosi nei toni.
1/15
DIARIO DI GUERRA (GIORNO 72): DRAGHI IGNORA CONTE, E LA CASA BIANCA APPLAUDE
Mario #Draghi andrà avanti per la sua strada, per quella che giudica essere la strada dell'Italia. Non cederà ai desiderata di Giuseppe #Conte, non si smarcherà dagli Stati Uniti come
2/15
richiesto dall'avvocato.
Al contrario: a #Biden dirà che l'Italia continuerà a fare la sua parte nel sostegno all'#Ucraina, ovviamente rendendosi disponibile qualora #Putin - si badi bene, Putin - si convincesse che è arrivata l'ora di negoziare la pace sul serio.
3/15 #Draghi sa che il solo pronunciare la frase "vogliamo la pace" presterà il fianco a #Conte e alla sua brigata. Un attimo dopo pioveranno sui social frasi del tipo: "Bene, ha fatto proprie le nostre richieste".
Poco importa: Draghi non ha interessi elettoriali, purtroppo.