#Draghi: "L'Italia finora ha rispettato tutte le scadenze previste dal #PNRR: è un segnale essenziale per la credibilità, per la serietà del Paese".
#Draghi spiega il suo rientro anticipato dal vertice #NATO con la necessità di approvare provvedimenti chiave per i cittadini in #Cdm.
Quasi a dire: non è #Conte che detta la mia agenda.
#Draghi: "I risultati importanti negli appuntamenti internazionali sono merito di questa maggioranza, di saper prendere decisioni con generosità e con l'interesse dell'Italia come bussola".
Qui l'unico generoso è Lei, caro presidente.
#Draghi: "Sono ancora ottimista. Il governo non rischia perché l'interesse nazionale, degli italiani, è preminente in tutti i nostri legislatori e nelle forze che sostengono questo governo. Ho sempre detto che il governo è stato formato per fare. Ho anche detto, per evitare
ulteriori domande, durante le consultazioni ho detto a tutti: 'Guardate che questo governo non si fa senza 5 Stelle'. E questa resta la mia opinione".
#Draghi: "Il #M5s ha dato un contributo importante all'azione di governo in questi mesi. Io sono certo che continuerà a darlo nei prossimi mesi. Il presidente #Conte ha confermato che non è intenzione dei 5 Stelle uscire dal governo e limitarsi all'appoggio esterno. Io mi baso su
queste rassicurazioni e continuiamo. Il governo è nato con i 5 Stelle. Non si accontenta di un appoggio esterno, perché valuta il contributo che i 5 Stelle hanno dato all'azione di governo 'troppo' per accontentarsi di un appoggio esterno".
#Draghi: "Iniziative parlamentari, forse sono troppo ottimista, ma non portano assolutamente nessun problema per il governo".
#Draghi: "#Grillo? Non l'ho sentito. Ho sentito #Conte ieri e ci siamo scambiati un messaggio con l'intenzione di sentirci domani".
#Draghi sull'intervista di De Masi: "Io non ho mai fatto queste dichiarazioni. E comunque mi dicono che ci sarebbero dei riscontri oggettivi, come sarebbero stati definiti. Beh vediamoli, li aspetto".
#Draghi: "Non entro, non ho neanche mai pensato, di entrare nei movimenti, nelle questioni interne di un partito. Credo che anche #Grillo abbia smentito. Io lavoro essenzialmente per l'interesse degli italiani. E francamente non capisco perché mi si voglia tirar dentro in questa
faccenda, è una cosa che mi è estranea completamente. E quindi non riesco a capire il motivo di volermi tirar dentro. In ogni caso sono in contatto con #Conte".
#Draghi: "Miei messaggi negativi a #Grillo su #Conte? Ho chiesto di vederli, io non li trovo, quindi...li aspetto eh!".
#Draghi: "Questo è l'ultimo governo della legislatura di cui sono premier? Sì".
#Draghi: "Se mi sento un argine al populismo? Obiettivo molto ambizioso".
#Draghi: "Governo nato grazie al rapporto con #Grillo? Io ricordo i due incontri nelle consultazioni e si trovarono con Grillo delle convergenze importantissime. Dissi fin dall'inizio che senza 5 Stelle questo governo non sarebbe potuto nascere".
#Draghi: "Se sarei disposto a guidare un governo sostenuto da un'altra maggioranza? La risposta è no".
#Draghi: "Più che rammaricato in una settimana in cui ci sono stati tanti successi del governo a livello nazionale ed internazionale - la posizione dell'Italia apprezzatissima al Consiglio Europeo, al vertice NATO, al G7 - l'attenzione della comunicazione è centrata su qualcosa
di politico ma certamente non di qualcosa che è profondamente nell'interesse degli italiani. È questa sproporzione tra le due cose, che ho notato".
#Draghi:"La posizione espressa da G7 e NATO è: 'Sosterremo l'Ucraina per tutto il tempo che è necessario'. Significa aiuto economico, umanitario e militare. Su questo tutta l'Alleanza è unita e molto determinata. Però se ci fosse disponibilità a negoziati siamo pronti ad aprirli"
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1/5 Al momento di lasciare il giornale dove ho scritto per 7 anni, parlai con una persona a me molto cara, di cui non posso mettere in dubbio l'affetto.
Questa mi disse: "Dario, ma davvero pensi che la gente leggerà quello che scrivi tu?". Restai male, senza darlo a vedere.
2/5 Lo sapevo che si trattava di parole pronunciate "per il mio bene". Ma alla fine il giornale l'ho lasciato lo stesso.
Da quella convesrazione sono trascorsi 4 mesi. Non posso dire di aver avuto ragione io. Non posso andare da quella persona per dirle:"Hai visto che sbagliavi?"
3/5 Però qualcosa posso dire: qualcuno che mi legge con costanza e attenzione oggi c'è.
No, non sono numeri impressionanti. Né tali da garantire uno stipendio dignitoso o da gonfiare il petto con gli amici. Ma a condividere i miei pezzi, e qui sta la notizia, non è più soltanto
1/n Appena una settimana fa il portavoce del presidente turco Recep Tayyip #Erdoğan negava l'esistenza di un calendario per l'accettazione della richiesta di ingresso di #Finlandia e #Svezia nella #NATO e ipotizzava che l'intera "pratica" sarebbe slittata di addirittura un anno.
2/n Ma ieri i ministri degli Esteri dei tre Paesi hanno siglato a #Madrid un memorandum d'intesa e raggiunto l'accordo sulla domanda di adesione alla #Nato di Helsinki e Stoccolma.
Dunque, il veto di #Erdogan è caduto: ma che prezzo?
3/n Fin da subito #Erdogan - da abile tattico - ha compreso l'importanza della posta in palio, e ha iniziato a giocare la sua partita. Al rialzo.
Il Sultano ha avanzato numerose richieste, incentrate in gran parte su questioni di carattere nazionalista con impatto interno.
Secondo l'ex assistente del capo dello staff della Casa Bianca, Cassidy #Hutchinson, dopo aver sentito dall'allora procuratore generale William Barr che Joe #Biden non aveva rubato le elezioni, Donald #Trump, infuriato, avrebbe lanciato un piatto contro il muro, mandandolo in
frantumi. #Hutchinson ha poi testimoniato di aver saputo che Robert Engel, agente dei servizi segreti in azione il 6 gennaio, avrebbe più volte detto a #Trump che tornare in Campidoglio non era sicuro. Donald, a quel punto si sarebbe infuriato, al punto da arrivare a lanciarsi
sulla parte anteriore della sua limousine presidenziale e cercare di afferrare il volante. Sempre secondo il resoconto di #Hutchinson, #Trump avrebbe urlato: “Sono il fottuto presidente. Portami al Campidoglio adesso!". La donna ha poi aggiunto di aver sentito dire a #Trump che
#Draghi in conferenza stampa: "Questo #G7 è stato veramente un successo. I nostri Paesi hanno riaffermato piena e grande coesione, grande unità di vedute, in particolare per quanto riguarda la guerra in #Ucraina e le sue conseguenze a livello umanitario, economico, sociale".
#Draghi: "#Zelensky ci ha detto che dall'inizio del conflitto la Russia ha lanciato 3.800 missili sull'Ucraina. È stato molto esplicito sul fatto che c'è bisogno di proteggere la popolazione, e che l'economia non riprende se non c'è protezione".
#Draghi: "Il #G7 ha risposto dicendo che è pronto a sostenere l'Ucraina PER TUTTO IL TEMPO NECESSARIO".
Mario #Draghi è atterrato a Monaco di Baviera. Adesso direzione #Elmau, per il #G7 in #Germania. Previsto per le 12:00 il saluto di benvenuto del padrone di casa, il cancelliere #Scholz.
Salvate nei segnalibri questo thread: lo aggiornerò con tutte le notizie e le indiscrezioni.
Qui l'arrivo di Joe #Biden, accolto da #Scholz. Occhio però al prossimo video, perché ho l'impressione che qualcosa non sia andato per il verso giusto nell'organizzazione tedesca. E a farne le spese è stata, ancora una volta, Ursula von der Leyen.
Non parlo tedesco, ma ho la netta sensazione che #Scholz, tutto preso ad accogliere #Biden, abbia dimenticato di riservare lo stesso trattamento ad Ursula #vonderLeyen.
La presidente della Commissione UE sullo sfondo, ostenta un sorriso di classe, ma nessuno le va incontro.