ULTIME DALL'IRAN 1/n 🇮🇷 In #Iran il regime le sta tentando veramente tutte per evitare che le proteste per la morte di #MahsaAmini, la ragazza di 22 anni uccisa dalla "polizia morale" per non aver indossato correttamente il velo, dilaghino in tutto il Paese.
Con scarsi risultati.
2/n È come se a #Tehran si fossero messi in testa di fermare le onde del mare usando le mani.
L'ultima pensata? Limitare l'accesso ad internet, bloccare addirittura #WhatsApp e #Instagram.
Sono le mosse della disperazione di chi ha tirato troppo la corda, fino a spezzarla.
3/n Il contagio della libertà è iniziato, potrebbe rivelarsi inarrestabile. #AliKhamenei, tornato in pubblico dopo le voci sui suoi problemi di salute, non ha menzionato le proteste.
Ma mettere la polvere sotto il tappeto non servirà. Neanche se il tappeto è persiano.
4/n Potere dei social: Erfan Kasraie, ricercatore persiano, ha chiesto aiuto ad #ElonMusk affinché fornisca il suo sistema di internet satellitare #Starlink ai manifestanti. Non pensava neanche di ricevere risposta, ma la condivisione di massa ha portato Musk ad impegnarsi.
5/n Ma torniamo nelle strade, nelle piazze, là dove la protesta si ingrossa e plasma la storia dell'#Iran. Sono le donne a guidare questo movimento di vera rivoluzione. A Gonbad-e Kāvūs continuano a bruciare i veli. E sapete cosa cantano? "Non abbiate paura, siamo tutti insieme".
6/n Molti esperti di #Iran sostengono che non è la prima volta che proteste del genere attraversano il Paese, ma che l'assenza di leadership e di una strategia a lungo termine fanno il gioco del regime. Vero. Ma mi permetto di far notare che in passato le proteste erano animate
7/n soprattutto da motivi di natura economica. Questa volta la rabbia è viscerale, investe lo stile di vita di milioni di donne nel Paese.
Io farei attenzione a minimizzare questo movimento. Molta attenzione.
8/n Continuerò ad aggiornarvi su tutte le proteste in corso in #Iran, a maggior ragione adesso che il regime cerca con ogni mezzo di limitare il flusso informativo. steadyhq.com/it/dangelodario
Per chi apprezza il mio lavoro: il Blog si regge unicamente sulle iscrizioni. Vi aspetto.
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PERCHÈ L'OCCIDENTE DEVE RESISTERE ALLE MINACCE DI PUTIN
1/19
Gli Stati Uniti "prendono sul serio la minaccia nucleare" da parte di Vladimir #Putin e se la #Russia dovesse usare l'arma nucleare "ci saranno conseguenze gravi". Bisogna partire dalle dichiarazioni di John Kirby,
2/n portavoce del Pentagono, per capire fino a che punto si sia ingarbugliata la matassa della guerra in #Ucraina.
Nelle cancellerie occidentali è diffuso il convincimento che Putin non sia mai stato così debole: la mobilitazione parziale annunciata ieri è la prova che le cose
3/n sul campo di battaglia non stanno andando come augurato da Mosca. Eppure proprio questa fragilità manifesta spinge i leader #NATO ad interrogarsi sulle prospettive del dittatore.
La domanda che resta sul taccuino è la seguente: davvero #Putin sarebbe pronto a fare ricorso al
1/4 Matteo #Salvini entrò nel governo #Draghi accettando un compromesso così riassumibile: perderò qualche voto, ma il sostegno ad uno degli uomini più autorevoli del Pianeta mi procurerà finalmente quella patina di presentabilità tanto necessaria per guidare un Paese del G7.
2/4 Con l'ultimo sgarbo fatto a #Draghi, l'affossamento della delega fiscale, il Capitano-kamikaze ha invece completato il capolavoro di dilapidare il suddetto investimento politico. Lo riassumo:
- Ha fatto opposizione al governo da lui stesso sostenuto;
- Si è confermato
3/4 inaffidabile: da notare il richiamo di #Draghi sull'importanza di rispettare la parola data);
- A tutt'oggi, pur essendo parte di un governo 🇪🇺, rappresenta lo spauracchio d'Europa sul fronte #Putin. Ben più di #Meloni, che del governo non ha mai fatto parte.
Risultato👇
🚨🇷🇺 Vladimir #Putin annuncia la "mobilitazione parziale": "Solo i cittadini della riserva saranno soggetti a convocazione".
L'Occidente, ha detto "vuole dividere e distruggere la #Russia come l'Urss".
#Putin minaccia l'uso di armi nucleari: "Useremo certamente tutti i mezzi militari a nostra disposizione. Coloro che cercano di ricattarci con armi nucleari dovrebbero sapere che le abbiamo anche noi".
#Putin rilancia: "Dopo che il regime di Kiev ha respinto una soluzione pacifica al problema del Donbass e fatto la sua rivendicazione sulle armi nucleari, è diventato chiaro che una nuova, ampia offensiva nel Donbass, come già accaduto due volte in precedenza, sia inevitabile".
L'ULTIMO REGALO ALL'ITALIA DI MARIO DRAGHI PREMIER
1/10
"Signora Presidente, Signor Segretario Generale, Colleghi delegati, Signore e Signori, È un grandissimo onore per me esser qui oggi".
Inizia così il discorso (a braccio) di Mario #Draghi all'Assemblea Generale ONU.
2/10
Non cercate appunti o teleprompter: Mario #Draghi ha chiaro in testa il suo intervento. Per oltre un anno, giornalisti e politici l'hanno chiamata "agenda Draghi". Ad un'analisi più approfondita è invece emersa la realtà: è l'agenda Italia.
3/10 #Draghi parte subito col piede schiacciato sull'acceleratore. Inchioda la #Russia di Vladimir #Putin, affermando che "le responsabilità del conflitto" in #Ucraina "sono chiare – e di una parte sola".
Le facce dei delegati russi? Olio su tela.
1/n #Iran. Il regime di #Tehran ha forse sottovalutato gli effetti prodotti da anni di angherie e corruzione. La morte di #MashaAmini, la 22enne picchiata a morte dagli agenti della "polizia morale" (MILLE virgolette), per non aver indossato correttamente il velo, rischia di
2/n trasformarsi nel classico fiammifero acceso nella polveriera.
Ormai da giorni vanno avanti le proteste in diverse città iraniane. Oggi è stata immortalata una scena impensabile fino a pochi giorni fa: una donna si è tolta il velo e ha tagliato i suoi capelli davanti alla
3/n folla inneggiante: "Morte al dittatore!", #Khamenei.
In alcune città 🇮🇷, le comunità si riuniscono attorno al fuoco e le donne incendiano il velo tra gli applausi dei presenti (uomini inclusi). Sono scene potentissime. Sono una sfida al regime di #Tehran con pochi precedenti.
Fonti del Cremlino citate dalla testata Rbc fanno sapere che il discorso alla nazione di Vladimir #Putin dovrebbe avere come oggetto la convocazione di un referendum per l'annessione delle regioni occupate di #Donetsk, #Luhansk e #Kherson e di parte dell'Oblast di #Zaporizhzhia.