🚨#KOSOVO E #SERBIA SULL'ORLO DI UNA NUOVA CRISI 1/9 🇽🇰🇷🇸
Il governo italiano è pronto a muoversi con i propri big nei #Balcani.
Ad inizio prossima settimana il ministro degli Esteri Antonio #Tajani e il ministro della Difesa Guido #Crosetto visiteranno #Pristina e #Belgrado per
2/n incontrare il premier del #Kosovo, Albin #Kurti, e il presidente della #Serbia, Aleksandar #Vucic.
L'occasione sarà utile per incontrare il contingente militare italiano in Kosovo, ormai da settimane in stato di allerta per una situazione a dir poco esplosiva, ma anche e
3/n soprattutto per rimarcare l'interesse strategico di Roma: evitare che i Balcani tornino ad infiammarsi, con ripercussioni gravissime per lo Stivale.
Ad alimentare la preoccupazione nelle ultime ore è stata la notizia che Lista serba, il gruppo politico rappresentativo dei
4/n serbi del Kosovo, boicotterà le elezioni locali straordinarie annunciate per il prossimo 18 dicembre nei quattro comuni serbi del nord del Kosovo: Zvecan, Zubin Potok, Leposavic e il settore nord (serbo) di Kosovska Mitrovica.
La decisione segue le dimissioni da tutti gli
5/n incarichi pubblici (amministrazioni municipali, polizia, tribunali, parlamento, governo) rassegnate pochi giorni fa dai rappresentanti della popolazione serba del nord del Kosovo.
Lista serba dichiara che "non prenderà parte a queste elezioni, così come i cittadini che
6/n sostengono il nostro partito, di cui oltre il 95% vivono in queste zone".
Per Belgrado le elezioni senza rappresentanti serbi e popolazione serba rappresentano "un nuovo tentativo di Pristina di occupare il nord del Kosovo".
La tensione è destinata ad aumentare. A partire
7/n dal 21 novembre, secondo quanto stabilito dal governo kosovaro, i cittadini serbi che non avranno reimmatricolato la propria auto recando la targa del Kosovo al posto di quella della Serbia saranno soggetti a multe da 150 euro.
8/n L'Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep #Borrell, ha dichiarato che "siamo sull'orlo di una nuova crisi tra Kosovo e Serbia (...), la più seria, la più pericolosa crisi dal 2013". Mi chiedo come mai i maggiori media italiani stiano ignorando quanto sta
9/n accadendo nei Balcani.
Probabilmente molti si sveglieranno tardi, come troppo spesso in passato. steadyhq.com/it/dangelodario
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🚨🇩🇪
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In un documento di 68 pagine classificato come confidenziale, il capo di Stato maggiore tedesco Eberhard Zorn afferma che le Forze armate della #Germania (#Bundeswehr) devono prepararsi all'eventualità, mai così probabile, di un conflitto con la #Russia.
Allacciate le
2/n cinture, ma non per il motivo che credete: è che abbiamo appena fatto ingresso nel cuore di una questione di primaria importanza, il #riarmo tedesco.
Chi fantastica di Difesa comune europea si metta fin da ora l'anima in pace: tale obiettivo non andrà mai in porto. Quanto
3/n meno non in forma seria, quella cioè in grado di provvedere alla sicurezza del (sempre-più)Vecchio Continente.
Rapido promemoria: i popoli esistono, le identità pure. E in guerra mediamente si muore. Difficile convincere l'opinione pubblica di questo o quel Paese che sia
LA STRANA MOZIONE DI #CONTE SULL'#UCRAINA
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La politica estera è una cosa seria. Dovrebbe saperlo a maggior ragione chi ha guidato il Paese per 3 anni. E in ragione di questa esperienza si definisce "un esperto di sicurezza nazionale ed internazionale".
Ebbene, la mozione a
2/n prima firma Giuseppe #Conte suggerisce esattamente il contrario.
Il dispositivo della mozione è articolato in sette punti. Ma sono i primi tre a tradire l'impronta populista e la scarsa preparazione geopolitica di chi ha redatto il documento in questione.
3/n Primo punto.
Conte chiede al governo di:
"Illustrare preventivamente alle Aule parlamentari l'indirizzo politico da assumere in occasione di consessi di carattere internazionale riguardanti il conflitto #Russia-#Ucraina, compreso quello concernente l'eventuale invio di
🧵TENSIONE XI-TRUDEAU AL G20: L'ANALISI
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Un piccolo capanello si crea attorno a #XiJinping e a Justin #Trudeau. Cosa sta succedendo a margine del #G20 di #Bali?
Chi conosce il presidente cinese sa che dietro quella maschera apparentemente sorridente si cela un moto di stizza.
2/n Xi comprende l'inglese, ma per esprimersi preferisce il cinese mandarino. Questione di orgoglio nazionale, certo, ma non solo. C'è dunque un interprete a filtrare i suoi messaggi, ma il leader di Pechino afferra nitidamente le parole del suo interlocutore, non ha bisogno di
3/n traduzione. È nervoso, impaziente, incalza Trudeau. E quando la telecamera si avvicina al punto da catturare uno stralcio del confronto, le sue parole appaiono come schiaffi in pieno volto per un canadese che è invece impegnato nel tentativo di mantenere il proprio aplomb.
1/n L'ammiraglio #CavoDragone è il capo di stato maggiore della Difesa: detta in soldoni, l'uomo che guida lo strumento militare italiano.
Consiglio agli pseudo-pacifisti nostrani di recuperare il suo intervento al #LimesFestival: scopriranno che è possibile cercare la pace senza
2/n mettere nemmeno per un attimo in discussione le ragioni del sostegno italiano, europeo, occidentale all'Ucraina.
Quanti un giorno sì e l'altro pure dichiarano che è ora di porre fine all'invio di armi a Kyiv perché "ormai l'Ucraina è armata di tutto punto" si confrontino con
3/n Cavo Dragone. L'ammiraglio sarà felice di spiegargli che "non è possibile mollare l'Ucraina" perché così facendo "vanificheremmo tutto quello che abbiamo fatto" finora.
Tirarsi indietro adesso significherebbe consentire a Mosca di giocare a proprio favore il "fattore inverno"