1/n L'intervista esclusiva rilasciata da Volodymyr #Zelensky al tedesco "Der Spiegel" è un documento straordinario. Ed è un peccato che sui media italiani le sia stato concesso così poco spazio. Tantissimi (ed importantissimi) i retroscena svelati dal presidente ucraino
2/n sull'invasione russa e sui momenti chiave che l'hanno preceduta, quelli che avrebbero potuto cambiare il corso degli eventi, scrivere tutta un'altra storia.
Prima di entrare nel dettaglio, però, è giusto rimarcare le impressioni annotate dai giornalisti che hanno intervistato
3/n il leader di #Kyiv appena prima del "tour" nelle capitali europee fra Londra, Parigi e Bruxelles. Chiunque voglia entrare nell'ufficio di Zelensky e non faccia parte dell'apparato deve inviare il proprio documento d'identità in anticipo per la verifica, poi passare attraverso
4/n diversi posti di blocco. Telecamere ad infrarossi, soldati provvisti di auricolari, sono la cornice all'interno del quale è inserito il quadro più prezioso di cui oggi l'#Ucraina dispone: il suo leader.
Al terzo piano del palazzo presidenziale, gli ospiti devono consegnare
5/n orologi, smartphone, perfino le penne: nessuno può fidarsi di nessuno, la capacità di corruzione da parte di Mosca è ben nota. Tutti possono tradire.
Volodymyr Zelensky è un uomo visibilmente esausto, come dimostrano le sue occhiaie. C'è una dimensione che non è stata
6/n indagata a sufficienza, in questa storia di terrore quotidiano: è quella dell'umana stanchezza. Al leader di una nazione in guerra non è consentito mostrare debolezza. Zelensky lo sa: "È stata dura, anche a livello fisico. Bisogna rimanere stabile e lucidi, anche se si ha a
7/n malapena il tempo di dormire e si deve lottare costantemente per ottenere aiuto".
Quante migliaia di vite ha salvato fino ad oggi l'energia di Zelensky?
L'occasione di un'intervista così prestigiosa è buona per smentire pubblicamente quanto dichiarato da Naftali #Bennett,
8/n ex primo ministro israeliano, pochi giorni fa: "Di recente, qualcuno ha persino affermato di aver concordato con Putin che non sarei stato ucciso! La gente parla molto, è divertente. Sarebbe stato un duro colpo per il nostro Paese se i russi si fossero sbarazzati di me,
9/n soprattutto all'inizio della guerra. Perché in questi momenti è importante che le persone abbiano una calamita che le attragga, da cui possano farsi guidare. (...) Naturalmente, ci sono stati dei tentativi. I servizi segreti ucraini mi hanno assicurato che gruppi sovversivi
10/n erano stati inviati per uccidermi. Gli americani e gli inglesi hanno detto lo stesso. Tutti dicevano che i russi avrebbero colpito per prima cosa contro di me".
Una delle accuse mosse a Zelensky è stata quella di avere sottovalutato gli allarmi occidentali - meglio,
11/n americani - rispetto ad un'imminente invasione. Ma il presidente ha una sua idea al riguardo: "Sai, è come per gli avvocati - io ho studiato legge. Gli avvocati non dicono mai: 'Questa persona ha commesso un crimine', ma 'probabilmente ne ha commesso uno'. E così alcuni
12/n ambienti, compresi i servizi di intelligence dei nostri partner, hanno avvertito di un sospetto attacco, hanno parlato della sua probabilità. Ora facciamo un passo indietro, e non parlo da avvocato, ma da persona che è appena diventata presidente, nel 2019. Ero lì, a
13/n ricevere tutti questi rapporti dalle agenzie di intelligence, dai militari, dalla classe dirigente. A quel tempo, la probabilità di un'offensiva russa era presente dal 2014! (..) È molto facile dire: "Ascoltate, ci sarà un attacco". Se poi, in risposta alla domanda 'Quando?"
14/n , tutto ciò che si ottiene è: "Oh, sa, pensiamo che… qualche volta...". Non vi comportereste come me?".
Passando in rassegna gli eventi chiave della sua presidenza, Zelensky dice di avere preso a modello quanto accaduto in #Crimea, dove l'influenza russa aveva pervaso le
15/n istituzioni, le televisioni, i servizi segreti. Appena eletto, ricorda di essere giunto a queste conclusioni: "'Dobbiamo iniziare a ridurre gradualmente la loro influenza sui nostri media, sul nostro Parlamento'. (...) E poi c'è il dialogo: cercare di risolvere il problema
16/n diplomaticamente, cosa che faccio dal 2019. Così all'improvviso qualcuno mi dice: 'È probabile un attacco'. Sì, ok, è arrivato. Ma come partner, cosa siete disposti a fare ora per ridurre questa probabilità? Poco prima dell'invasione, ho incontrato i lituani, che mi hanno
17/n dato missili Stinger. Hanno avuto il coraggio di dire: 'Ascoltate, c'è un attacco. Ecco, prendete!'. Ci hanno aiutato. Ma gli altri partner, che grazie a Dio si sono uniti più tardi, cosa mi hanno dato prima della guerra? Un anno prima della guerra, con rispetto parlando?
18/n Cinque anni prima, con rispetto parlando? Dal 2014, con rispetto parlando? Perché non c'era la #NATO per noi? Giorni prima dell'invasione, #Putin aveva detto a Germania e Francia che non avrebbe attaccato".
A proposito di Germania e Francia, quando parla degli Accordi di
19/n Minsk, Zelensky non nasconde il suo pensiero al riguardo: "Sono salito su questo treno che, a dire il vero, stava già andando verso il precipizio. Per 'treno' intendo questi accordi nel loro complesso. Ogni punto rappresenta un vagone e, quando si inizia a smontarlo, si
20/n capisce: il tutto è costruito in modo che una parte non possa realizzare qualcosa e l'altra congeli il conflitto. Non ho visto negli accordi alcun desiderio di dare all'Ucraina la sua indipendenza! Ho capito che il loro significato è che l'appetito della Russia doveva essere
21/n soddisfatto un po' a spese dell'Ucraina. Il rinvio va benissimo in diplomazia. Non si sa mai se un decisore morirà e tutto diventerà improvvisamente più facile. (...) Ma per quanto riguarda Minsk nel suo complesso, ho detto a Emmanuel #Macron e Angela #Merkel: non possiamo
22/n attuarlo in questo modo".
Ma c'è un altro punto, delle dichiarazioni di Zelensky, che si interseca con le parole pronunciate da Naftali Bennett qualche giorno fa. Riguarda le possibilità di arrivare ad un cessate il fuoco nei primi giorni della guerra, nel marzo 2022.
23/n Perché il dialogo è saltato? Sono state le pressioni dell'Occidente, come qualcuno dice? O è stato un processo inevitabile, figlio della piega presa dalla guerra? dangelodario.it/2023/02/10/ucr…
Ne parlo più approfonditamente nell'articolo integrale, a disposizione degli iscritti.
24/n Qui, per chi vuole: il thread dedicato, tra le altre cose, ai retroscena sugli accordi di Minsk:
26/n Hai apprezzato il mio lavoro? Ti chiedo allora di sostenerlo iscrivendoti al Blog. Grazie a chi salirà a bordo. E a chi naviga con me da più tempo.
1/n Ve li ricordate, nell'agosto della vergogna occidentale, i tantissimi afghani che presero d'assalto l'aeroporto di #Kabul nella speranza di salire su un volo che li portasse lontano dall'incubo talebano?
E ve li ricordate i
2/n giovani aggrappati alle ali degli aerei, perdere la vita pochi istanti dopo, nel tentativo disperato di acciuffare l'ultima possibile libertà?
Ebbene, qualcosa di simile è successo nuovamente ieri notte. Quelle che vedete correre a centinaia,
3/n nell'oscurità di Kabul, sono persone dirette verso l'aeroporto della capitale. Ancora una volta alla ricerca di una via di fuga dall'#Afghanistan.
Si era infatti diffusa la voce secondo cui aerei turchi in procinto di rientrare in patria fossero pronti ad imbarcare
🚨🇲🇩 Attenzione. Il Servizio di Intelligence della #Moldova ha confermato pochi minuti fa le minacce provenienti dalla #Russia di cui il presidente #Zelensky ha informato oggi il Consiglio Europeo.
🚨🇲🇩 2/n Il Servizio di Intelligence e Sicurezza della #Moldova afferma che "attività sovversive, volte a danneggiare la Repubblica di Moldova, destabilizzare e violare l'ordine pubblico, sono state identificate sulla base sia delle informazioni presentate dai nostri partner
3/n ucraini sia dell'attività operativa del SIS". I servizi moldavi aggiungono di non poter "al momento" fornire ulteriori dettagli visto "il rischio di compromettere diverse attività operative in corso".
🚨🇺🇦🇲🇩🇷🇺 1/n Nel corso del Consiglio Europeo, aprendo la discussione con gli altri leader, il presidente #Zelensky ha detto di aver parlato di recente con la presidente della #Moldova, Maia Sandu, e di averla "informata del fatto che abbiamo intercettato il piano di distruzione
2/n Moldova da parte dell'intelligence russa".
Il presidente ucraino ha sottolineato che questo documento mostra "quando e come" la Russia intende "distruggere la democrazia in Moldova e assumerne il controllo".
Zelensky ha aggiunto di non aver avuto dubbi, nel momento in cui ha
3/n ricevuto questo documento e capito da dove proveniva, e di avere "immediatamente informato la Moldova rispetto a questa minaccia per proteggerla. E sono sicuro che ognuno di voi avrebbe fatto lo stesso".
Zelensky ha poi proseguito affermando che "noi non sappiamo se Mosca
🚨🇮🇹🇫🇷 #Meloni durissima prima del Consiglio Europeo a Bruxelles: "La missione di #Francia e #Germania a Washington è stata inopportuna? Francamente mi è sembrato più inopportuno l'invito a #Zelensky di ieri".
2/n 🚨🇮🇹🇫🇷 #Macron risponde alle dichiarazioni di #Meloni: "Ricevere il presidente #Zelensky con il cancelliere #Scholz è stato nel nostro ruolo, perché come sapete Germania e Francia hanno un ruolo particolare da più di otto anni sulla questione. Abbiamo sostenuto insieme questo
3/n processo. Penso che stia anche a Zelensky scegliere il formato che vuole. Avrà tutta la mattinata, dopo il suo discorso al Parlamento europeo, al Consiglio di incontrare diversi Paesi. Penso che ciò che importa è essere collettivamente efficaci e di avere una strategia per
1/n Nella magica atmosfera di #WestminsterHall, dinanzi al "popolo del Regno Unito e i suoi onorevoli rappresentanti!", idealmente al cospetto di tutti i popoli dell'Inghilterra e della Scozia, del Galles e dell'Irlanda del Nord" e di "tutte le terre che hanno ospitato anime
2/n Dice di parlare "a nome dei coraggiosi. A nome dei nostri guerrieri che ora sono in trincea sotto il fuoco dell'artiglieria nemica. A nome dei nostri aviatori e di tutti i difensori del cielo che proteggono l'Ucraina dagli aerei e dai missili nemici. A nome dei nostri
3/n carristi che combattono per ripristinare il confine ucraino. A nome dei nostri coscritti che vengono addestrati ora, anche qui in Gran Bretagna.
Grazie, Gran Bretagna!
E che saranno poi schierati in prima linea - esperti, equipaggiati e desiderosi di vincere.
1/n In questa dimensione alterata della realtà, in questo Paese impermeabile a tutto ciò che di importante e decisivo accade intorno, rischia di passare inosservato lo scadimento della considerazione internazionale dell'Italia intervenuto negli ultimi mesi.
Dimostrazione plastica
2/n si è avuta oggi, nel corso di una giornata a suo modo storica per l'Occidente e il mondo libero: Volodymyr #Zelensky in visita prima a Londra e poi a Parigi, per incontrare i capi di Stato e di governo ritenuti più influenti in Europa. E Roma? Dolorosamente assente.
Da #Sunak
3/n a #Macron, passando per #Scholz: Giorgia #Meloni non c'è. E il vero dramma - udite udite - è che non è nemmeno colpa sua. Il facile tiro al bersaglio del premier lasciamolo alle opposizioni. Chi invece ha l'ambizione di osservare la realtà con lenti oneste riconosca una