🚨🇲🇩 1/n
Rappresenta un segnale inquietante per le serenità della #Moldova la decisione annunciata pochi minuti fa dalla compagnia aerea ungherese #WizzAir. Il maggiore vettore low-cost dell'Europa centrale e orientale ha infatti comunicato la volontà di sospendere, a partire
2/n dal 14 marzo, tutti i suoi voli "da" e "per" la capitale moldava, #Chisinau, denunciando "rischi per la sicurezza". Ancora più allarmante il comunicato con cui la compagnia ha motivato la sua scelta.
"Wizz Air - si legge - ha monitorato da vicino la situazione della sicurezza
3/n in Moldova e si è tenuta costantemente in contatto con varie autorità e agenzie locali e internazionali per garantire il massimo livello di sicurezza e protezione delle operazioni. La sicurezza dei passeggeri e dell'equipaggio rimane la priorità numero uno di Wizz Air e, a
4/n seguito dei recenti sviluppi in Moldova e del rischio elevato, ma non imminente, nello spazio aereo del paese, Wizz Air ha preso la difficile ma responsabile decisione di sospendere tutti i voli verso Chisinau a partire dal 14 marzo".
Il pensiero, alla luce di questa
5/n decisione, non può che correre alle informazioni di intelligence declassificate una settimana fa dal presidente ucraino #Zelensky in un'intervista concessa a "Die Welt".
In quell'occasione il leader di #Kyiv ha svelato come i servizi ucraini avessero raccolto informazioni su
6/n piani di Mosca per prendere il controllo dell'aeroporto di Chisinau, sfruttandolo come testa di ponte per aprire un nuovo fronte nell'#Ucraina occidentale.
Lo stesso neo-primo ministro moldavo, Dorin Recean, aveva confermato queste preoccupazioni, ammettendo l'esistenza di
7/n "diversi scenari di destabilizzazione" di matrice russa, "inclusi quelli menzionati da Zelensky". dangelodario.it/2023/02/27/mol…
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🚨🇷🇸🇽🇰 1/n Giornata importante, per alcuni funzionari UE addirittura "decisiva", per il futuro dei #Balcani e, più nello specifico, dei rapporti fra #Serbia e #Kosovo.
Dopo settimane di silenzio, precedute da mesi di tensioni, da richieste di intervento militare, valichi
2/n bloccati, proteste di piazza, l'Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep #Borrell, ci riprova. Obiettivo? Mettere insieme, allo stesso tavolo, il presidente serbo #Vucic e il primo ministro kosovaro #Kurti, possibilmente trovando un accordo, evitando che "la
3/n giungla invada il giardino" europeo. Le attese per l'incontro odierno sono elevatissime: all'ordine del giorno c'è la discussione della cosiddetta "proposta franco-tedesca" per Kosovo e Metochia, ma anche l'annosa questione dell'Associazione dei comuni serbi, tutela che
1/n Decine di ore di interviste, oltre 30 figure chiave consultate nel governo #USA e in quelli Alleati, una quantità infinita di retroscena, aneddoti, ricostruzioni; il punto di vista privilegiato di chi ha visto arrivare il "cigno nero" dell'invasione russa dell'#Ucraina, di
2/n chi ha tentato fino all'ultimo istante di scongiurare la catastrofe, di chi ha temuto il collasso di #Kyiv, di chi ha organizzato la coalizione della resistenza, pianificando con mesi di anticipo la risposta alla guerra di Vladimir #Putin. È un lavoro straordinario quello
3/n realizzato da Politico, una "raccolta orale", per usare la definizione del quotidiano americano, che prende le mosse quando ancora l'ipotesi di una guerra su vasta scala nel cuore d'Europa appare inverosimile ai più.
È Jake #Sullivan, Consigliere per la Sicurezza Nazionale
🚨Naufragio in provincia di #Crotone. Tra 150 e 180 #migranti provenienti soprattutto da #Iran, #Afghanistan e #Pakistan. Cinquanta superstiti, decine di cadaveri recuperati, altrettanti dispersi. #Meloni: "Il Governo è impegnato a impedire le partenze, e con esse il consumarsi
di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli Stati di partenza e di provenienza. Si commenta da sé l'azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l'illusione di una immigrazione senza regole".
Governatore Regione #Calabria, Roberto #Occhiuto: "La Calabria è in lutto, dove è l'Europa?".
1/n Potevano esserci molti modi per commemorare l'inizio dell'invasione russa dell'#Ucraina. Avrei potuto fare il punto militare dopo un anno di combattimenti e spargimenti di sangue. Avrei potuto riportare le dichiarazioni di tutti i leader mondiali che stanno commentando questo
2/n tragico anniversario. Avrei potuto scrivere un articolo di retroscena, concentrarmi sui vaneggiamenti di Vladimir #Putin. Ho pensato che niente avrebbe racchiuso il dramma di una nazione e del suo popolo meglio della storia di #DenysTkach, 36 anni, primo soldato ucraino
3/n ucciso nell'attacco russo, trucidato da una pioggia di proiettili poco dopo le 3.40 del 24 febbraio 2022, più di un'ora prima che Putin annunciasse al mondo l'inizio della sua "operazione militare speciale".
A ricostruire la sua storia personale, militare, familiare, è stato
🚨🇷🇺🇲🇩 1/n Arrivano segnali a dir poco preoccupanti dalla #Moldova. E non sono quelli che la stampa internazionale ha fino a ieri riportato come decisivi. Più che sul decreto sulla sovranità moldava annullato da #Putin rispetto alla questione #Transnistria, occorre infatti
2/n concentrarsi sul repentino cambio di passo imposto dal Ministero della Difesa 🇷🇺sul fronte comunicativo. Poche ore fa, Mosca ha infatti redatto una nota allarmante nei toni e nella sostanza, dichiarando che "secondo le informazioni in possesso, il regime di #Kyiv sta
3/n preparando una provocazione armata" contro la Moldova. Questa operazione, sostiene la #Russia, dovrebbe tenersi "nel prossimo futuro" e "sarà effettuata da unità delle Forze armate 🇺🇦, comprese quelle che coinvolgono la formazione nazionalista #Azov". Il comunicato prosegue
TRENTA SECONDI DA DRAGHI 1/n Si dice che i più grandi siano coloro che hanno la forza di lasciare quando sono ancora al vertice. Scacciando la tentazione di percepirsi eterni.
Sempre rimpianti, mai sopportati. Evitando che la sabbia, precipitando nella clessidra, finisca per
2/n seppellirli nell'irrilevanza.
Nella vita può accadere di essere accompagnati alla porta, spinti con cortesia a liberare l'armadietto, con tanti saluti alla famiglia e auguri per le feste che verranno. Fino ad oggi Mario #Draghi è stato padrone del proprio destino. Anche
3/n nella giungla più selvaggia, la politica italiana, ha tenuto distanti le sabbie mobili, schivato le infinite botole collocate da altri sul suo cammino, saputo dosare tempi e modi della propria uscita di scena. Lo ha fatto arrendendosi ad una sola, amara, consapevolezza: che