Thread by @JohannesBuckler

Ieri vi ho parlato del "discorso del bivacco" tenuto da Benito Mussolini, e di come riuscì ad ottenere la fiducia. Che accadde dopo?
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La prima cosa che fece fu mettere la magistratura alle dirette dipendenze del suo ministro di Grazia e Giustizia.
(Cominciamo bene)

La seconda fu quella di mettere i suoi amici di partito nei posti resi vacanti dopo l’espulsione degli antifascisti da tutti i posti di potere.
(E dai...)

E proseguì. In quel periodo c’era una commissione parlamentare d’inchiesta sulle spese militari durante la guerra. C’erano stati appaltatori disonesti, industrie che avevano lucrato su quella guerra.

La commissione aveva già fatto incassare allo Stato 1 miliardo di lire di profitti illeciti. Ma quei disonesti lo avevano aiutato, quindi via la commissione e tutte le accuse contro quelle industrie. E salvò con soldi pubblici le aziende amiche. Come la Ansaldo.
(Sotto Einaudi)

Abrogò la legge che imponeva la nominatività de titoli azionari. Ridusse le tasse ai direttori di società commerciali, abrogò le tasse di successione e regalò agli amici contratti gonfiati per lavori pubblici.

Assegnò la concessione per la costruzione di 900 km di ferrovia alla società… Beh la società non esisteva ancora, ma 500 milioni di lire finirono nelle tasche di due suoi amici.

Decentrò il sistema telefonico assegnandolo a società di privati cittadini. Amici suoi naturalmente, come la famiglia Ciano. A spese del contribuente salvò gli interessi vaticani del Banco di Roma che era traballante.

Ricapitolando. Nel 1922, malgrado i pieni poteri in tema di finanze e riforma della burocrazia (a tempo, con l’obbligo di rendicontare in Parlamento nel marzo del 1924) Mussolini non era ancora un pericolo.

Nel 1922 Mussolini poteva contare su 35 deputati dei 535 totali. Nel 1924 si andò al voto con una legge elettorale (legge di Giacomo Acerbo) che assegnava alla lista più votata a livello nazionale (se superava il 25% dei voti validi) i 2/3 dei seggi della Camera dei deputati.

Ora la domanda è d’obbligo? Ma come fu possibile votare una legge che di fatto avrebbe garantito a Mussolini quella dittatura che andava auspicando e reclamando? Fu possibile, fu possibile. Grazie ad un vero e autentico esempio di "suicidio di un'assemblea rappresentativa".

Sapere come fu possibile votare a maggioranza la legge Acerbo è importante (infatti ne riparleremo).
Anche se poi quella del “listone” fu una vittoria talmente schiacciante da rendere (quasi) inutile, ai fini dell’attribuzione dei seggi, il meccanismo di quella legge.

Per capire quale fosse il pensiero di Mussolini prima del 1922 è interessante rileggere il suo pensiero, i suoi discorsi, raccolti dall’amico @jacopogiliberto Che ringrazio.
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