Il Clean Air Act 1956, una serie di misure per ridurre l'inquinamento atmosferico, è considerata, nel Novecento, la pietra miliare della storia del movimento ecologista. Malgrado il governo, allora presieduto da Winston Churchill, minimizzasse la portata del problema. 
Il Clean Air Act si basa sui precedenti tentativi di regolare le sostanze inquinanti, in particolare a Londra. La città si era data una serie di atti e regole per migliorare la propria aria. Tuttavia si erano dimostrati inefficaci. Ma cosa spinse il governo al Clean Air Act?
#MdT 05/12/1952 – Londra è invasa da una nebbia fittissima. La visibilità è drasticamente ridotta. La circolazione automobilistica difficoltosa, a volte impossibile. La gente cammina vicino ai muri e le autorità hanno raccomandato di tenere a casa i bambini. Potrebbero perdersi
Dal 5 al 9 dicembre sono state rilasciate nell'atmosfera 1.000 tonnellate di particelle di fumo, 2.000 tonnellate di anidride carbonica. 370 tonnellate di anidride solforosa, 14 tonnellate di composti di fluoro, 140 tonnellate di acido cloridrico.
Le conseguenze. 150.000 persone furono ricoverate per problemi respiratori; si registrarono circa 4 500 decessi in più durante la prima settimana. Dal dicembre 1952 al marzo 1953, ci furono oltre 12.000 morti in più rispetto al normale.
Si è indagato per anni il mistero del Grande smog di Londra e nel 2016 è stato pubblicato uno studio dove viene illustrato il processo chimico attraverso cui le sostanze inquinanti si trasformarono in una nebbia densa e maleodorante, divenendo così letale per migliaia di persone.
Lo studio dimostra che un evento simile al Grande smog di Londra ha forti probabilità di ripresentarsi, soprattutto nelle metropoli o negli agglomerati urbani inquinati. Soprattutto in Cina Dove ci sono 15 delle 20 città più inquinate del mondo.
