Fu allora, che per paura di altri problemi con i fascisti, Pittigrilli diventò quello che diventò.
Ma cosa diventò dopo il processo’? Un attimo. Pazienza.
Dai rendiconti della casa editrice Sonzogno, risulta che i quattro romanzi pubblicati tra il 1920 e il 1930, avevano reso all’autore circa mezzo milione di lire. Una bella cifra.
(“per paura” diranno i suoi denigratori)
da capogiro per l’epoca
“La verità è una menzogna che dura”.
“L’uomo comune ragiona, il saggio tace, il fesso discute”.
“Capisco il bacio al lebbroso, ma non la stretta di mano al cretino”.