Thread by @JohannesBuckler

L’asfalto è tappezzato di vetri infranti. Un cerchietto di gesso e cartellini numerati segnano tutti i bossoli sparpagliati sull’asfalto. La Volante ha diversi buchi sulle lamiere. Sul sedile anteriore un lenzuolo bianco.
Si sta arrossando piano piano del sangue di un poliziotto

Ci sono donne e bambini alle finestre. Dietro le transenne una ragazza e una signora pregano a mezza voce. Sono nonna e nipote che recitano Padre Nostro e Ave Maria. La gente ascolta in silenzio. A pochi metri dalla volante 47 un poliziotto piange. Il cielo si è fatto plumbeo.

Rolando Lanari è nato a Massa Martana (PG) il 9 luglio 1960. E’ entrato in Polizia nel 1978 e, dopo aver frequentato la Scuola allievi di Vicenza, ha cominciato a prestare servizio presso la Questura di Roma. E’ celibe e abita con i familiari in Via Tor de’ Schiavi a Centocelle

Tre mesi fa gli hanno rubato la Golf sotto casa, appena acquistata. Per questo vuole fare tutto gli straordinari possibili. Per poterla riacquistare. Al poligono di tiro ha sempre il più alto punteggio.

Giuseppe Scravaglieri è nato a Catenanuova (EN) il 4 aprile del 1963. E’ entrato in Polizia nel 1982 e, dopo aver frequentato la Scuola agenti di Trieste, ha cominciato a prestare servizio presso la Questura di Roma.
Lui abita in caserma.

Da qualche mese si è fidanzato con una ragazza che lavora alle Poste Centrali di Piazza San Silvestro. L’aveva conosciuta facendo da scorta ai furgoni postali. Sono molto innamorati. Si sposeranno l’anno prossimo. E già tutto deciso.

Ma facciamo un passo indietro di qualche ora

#MdT 14/02/1987 – Ore 8.00. C’è fermento nella Caserma di Via Guido Reni.
La volante 47 è stata assegnata di scorta al furgone postale del Tuscolano. L’equipaggio è composto da Pasquale Parente, capoequipaggio, sposato con Rossana. Hanno un bambino di quasi un anno.

Il 15 gennaio scorso ha offerto due bottiglie di spumante ai colleghi comunicando che era stanco delle volanti. Aveva chiesto il trasferimento.
Con lui ci sono gli agenti Rolando Lanari e Giuseppe Scravaglieri.
Il furgone postale da scortare contiene oltre un miliardo di lire.

Via Borghesano Lucchese, angolo Via Prati di Papa. “Attenzione signora, siamo della polizia , non attraversi che qui tra poco si spara”. La signora spaventata fa un passo indietro. Mentre un furgone postale e una volante imboccano Via Prati di Papa.

Un’auto si blocca di colpo davanti al furgone, che inchioda. La volante gli sbatte addosso. Sembra una scena già vista. Nove anni prima.
Sulla via stretta e in salita, compare all'improvviso un commando composto da diverse persone.

#MdT 14/02/1987 – Ore 8.33. C’è anche il giovane che aveva urlato alla signora che tra poco si sparava. Ma non è un poliziotto. Il commando apre il fuoco contro la volante 47.
Rolando Lanari, Giuseppe Scravaglieri e Pasquale Parente, vengono raggiunti da oltre 50 proiettili.

Venti secondi di inferno.
Rolando Lanari si accascia sul sedile anteriore con il sangue che cola sul viso. Giuseppe Scravaglieri si accartoccia sul sedile.
Entrambi senza vita.

Parente è sul sedile posteriore della volante. E’ ferito gravemente ai polmoni, ma riesce a scivolare fuori dall’auto accucciandosi dietro la volante. Sanguina. Indifeso. Un terrorista si avvicina Sui 40, con un baschetto. Punta alla testa e preme il grilletto. L’arma non spara.

Il terrorista fa scattare il carrello, altro colpo in canna, riavvicina la pistola alla testa e preme ancora. Ma la Beretta calibro 9 non spara, è inceppata. Il terrorista prende la pistola di Parente. Ma prima di sparare una donna del commando urla che hanno preso i soldi. Fugge

I terroristi avevano aperto il furgone e fatto scendere i due impiegati. Avevano preso i tre sacchi con i soldi. Dentro 1 miliardo e 150 milioni di lire. Tutti in contanti. E poi sono fuggiti su due macchine. Una è una Giulietta grigia con il fungo lampeggiante blu sul tetto.

Al centralino della redazione di Repubblica a Bologna la rivendicazione:”Brigate Rosse per la costruzione del Partito Comunista Combattente”. Attive e bisognose di finanziamento per la loro lotta armata. Autori della strage San Valentino.

#MdT 16/02/1987 – La pioggia scende su Piazza del Verano, insistente, a scrosci violenti. Ma le 10.000 persone accorse per i funerali di Rolando e Giuseppe, nemmeno la notano. Il papà di Giuseppe piange a dirotto. Urla:” Come sono stato vigliacchi. Uccidere sparando alle spalle”.

Cinquantasei colpi per “neutralizzare” i poliziotti. Cinquantasei colpi per stroncare la vita di due giovani di 23 e 26 anni e segnare, per sempre, la vita di un terzo uomo in divisa.

Grazie a @armieri per avermi ricordato questa vicenda.