Thread by @larobbina

l'idea che geni, artisti, intellettuali siano per logica belle persone è romantica e ci piace ma spesso è solo una balla colossale.
certuni, umanamente, possono fare schifo come tutti gli altri esseri umani, senza che questo intacchi la loro fama.
c'è una storia che è da un po'

che voglio sputare fuori e che coinvolge un personaggio che a me non è mai piaciuto, ma che sta nell'olimpo.
ma parlerò di lui solo per riflesso, perchè voglio raccontare di henriette markovich, conosciuta ai più con il nome che si scelse intraprendendo la carriera di fotografa

siamo negli anni '30, a parigi e dora maar è un personaggio della madonna.
bella, libera, gran talento come fotografa anche commerciale, sperimentatrice nei soggetti e nelle tecniche, entra a far parte del gruppo dei surrealisti come breton e divide lo studio con man ray, tipo

che meriterebbe il paradiso anche solo per le violon d'ingres.
quella di prima è dora fotografata da lui e anche questa.
dora si occupa di foto pubblicitarie e di moda, ma il bello sono le sue foto di strada, in cui ritrae angoli di città e figure di vita ai margini

tagli prospettici e deformazioni in camera oscura, doppie esposizioni e collage, una precorritrice nel campo della fotografia.
il suo sguardo sui mendicanti, gli straccioni e l'infanzia ne fanno un personaggio femminile che sembra avere la strada del successo spianata

nel 1936, ha 29 anni, in un episodio che trovate raccontato ovunque, ha la sfortuna dannata di imbattersi in pablo picasso, che ne ha 55.
scatta una storia d'amore che durerà una decina d'anni, che la devasterà completamente, fino a condurla al manicomio e all'elettroshock

un vero carnefice, un minotauro.
la convincerà ad abbandonare la fotografia e a dedicarsi alla pittura, in modo da essere l'unico ad eccellere, ma sarà lei a documentare scatto dopo scatto tutta la realizzazione di guernica.
anche lui la ritrae di continuo
donna che piange
1937

lui continuerà a frequentare donne, come la sua ex compagna e madre di sua figlia maya. le due arriveranno a picchiarsi, con suo gran divertimento.
le rinfaccerà di essere sterile e lei scriverà di sè:"l'aridità, il deserto, io sono il luogo dove si getta il seme e non fiorisce"

lei sta sempre peggio. fino a quando "il genio" non si innamora dell'ennesima ragazzina ed è il tracollo
lacan, suo amico e psichiatra, la ricovera.
nel '45 le faranno l'elettroshock, pratico e poco costoso, sperimentato sui maiali da mandare al macello, per curare la malinconia

gli dirà: come artista sarai meraviglioso, ma moralmente non vali niente, non hai mai amato nella vita, non ne sei capace.
e in tutto questo, non tenta il suicidio come picasso si aspettava. ma vive fino a 90 anni.
in compenso la madre di maya si impicca e la sua ultima moglie

si spara. questo per dire il tipo di violenze psicologiche perpetrate dal pittore a tutte le donne della sua vita. un costante annientamento della personalità di dora, che riesce a differenza di altre, a sopravvivergli, anche se con l'anima totalmente spezzata

HO MIGLIAIA DI RITRATTI FATTI DA LUI, MA NESSUNO E' DORA MAAR, SONO TUTTI PICASSO