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Un pifferaio, mentitore seriale.
Dice il pifferaio: aumentiamo di botto tutti i salari nominali. Voila'!
Obiezione: Ma le imprese così non perderebbero competitività?
Ma no, risponde il pifferaio: Basterebbe svalutare il tasso di cambio!
Dice il pifferaio: aumentiamo di botto tutti i salari nominali. Voila'!
Obiezione: Ma le imprese così non perderebbero competitività?
Ma no, risponde il pifferaio: Basterebbe svalutare il tasso di cambio!
Così avremmo il migliore dei mondi possibili, dice il pifferaio: più potere d'acquisto per i lavoratori (salari più alti) e imprese con immutata capacità di competere (per cambio svalutato)
Che cosa fa finta, il pifferaio, di non vedere? Dov'e' che sta prendendo tutti in giro?
Che cosa fa finta, il pifferaio, di non vedere? Dov'e' che sta prendendo tutti in giro?
Ovviamente il pifferaio finge che la parola inflazione, persino il concetto inflazione, neanche esistano. Un mondo parallelo il suo. Un mondo di menzogne raccontato per anni.
La combinazione di salari *nominali* più alti e di svalutazione del cambio (furori dall'€ ovviamente) porterebbe velocemente a maggiore inflazione. E, molto probabilmente, a salari *reali* più bassi. Cioè il *contrario* di + potere d'acquisto per i lavoratori.
Per aver detto queste cose, anni fa, fui minacciato di morte dal Senatore (ripeto: Se-na-to-re) Bagnai. Ripeto: di morte. Oggi il compare pifferaio fischietta la stessa storiella.
Entrambi strizzano l'occhio all'idea che sia l'euro, ovviamente, ad affamare i lavoratori. Contando (forse) sull'incapacita' dell'elettore medio di distinguere tra salario nominale e reale.
Smetteremo, un giorno, di farci prendere in giro?
Smetteremo, un giorno, di farci prendere in giro?
