Thread by @CarloStagnaro

[thread] Il caso #Alstom #Siemens è la prova che l’Europa esiste, funziona e serve. Alcune considerazioni sul caso in sé, sulle reazioni e sulla posizione italiana #concorrenza #politicaindustriale #europa 1/n

I fatti: la francese Alstom e la tedesca Siemens hanno proposto un merger per creare un campione europeo nei sistemi ferroviari. Solo un’impresa di grandi dimensioni, dicono, può contrastare la concorrenza internazionale reuters.com/article/us-als… 2/n

La Commissione Ue ha bloccato il merger sostenendo che esso avrebbe prodotto una posizione dominante tale da danneggiare la concorrenza (e a consumatori) in Europa senza determina sufficienti benefici europa.eu/rapid/press-re… 3/n

Francia e Germania hanno reagito furiosamente, mettendo in discussione l’intera impostazione della politica europea della concorrenza uk.reuters.com/article/uk-eu-… 4/n

La stessa richiesta era stata avanzata poche settimane fa da 19 Stati membri dell’Unione, tra cui l’Italia, che avevano reclamato maggiore autonomia nel far crescere i campioni europei euractiv.com/section/econom… 5/n

Ma guardiamo nel merito. Anzitutto, perché la Commissione ha bocciato la fusione? “Without sufficient remedies, this merger would have resulted in higher prices for the signalling systems that keep passengers safe and for the next generations of very high-speed trains” 6/n

E ancora: “The Commission prohibited the merger because the companies were not willing to address our serious competition concerns”. Analoghe preoccupazioni sono arrivate dalle autorità antitrust inglese, spagnola, olandese e belga ilfoglio.it/economia/2019/… 7/n

In sostanza, in un mercato relativamente chiuso – Alstom e Siemens sono le uniche grandi imprese nel settore e i competitor extraeuropei faticano a entrare – la fusione avrebbe generato un monopolio di fatto e le imprese ferroviarie non avrebbero avuto fornitori alternativi 8/n

E perché Parigi e Berlino contestano la decisione? “We are facing a huge challenge with the rise of the Chinese industry. Shall we divide the European forces, or try to merge the European forces from the industrial point of view?” cnbc.com/2019/02/10/le-… 9/n

Ecco le posizioni: da un lato la Commissione si pone il problema di garantire la concorrenza nel mercato europeo, a difesa degli interessi dei consumatori. Quindi, è disposta ad autorizzare il merger solo in presenza di adeguati rimedi che facciano crescere dei concorrenti 10/n

Al contrario, Francia e Germania chiedono di bypassare le regole della concorrenza perché un campione europeo, se anche crescesse a scapito dei consumatori europei, potrebbe svilupparsi fuori dall’Ue, guadagnare competitività e creare ricchezza.

Pro Market vs Pro Business

11/n

La Commissione risponde che la crescita anche dimensionale delle imprese deve avvenire in un ambiente competitivo, non può’ essere costruita in provetta. E in ogni caso essa va attentamente controbilanciata con le potenziali conseguenze negative della monopolizzazione 12/n

In questo caso, la Commissione interpreta un ruolo genuinamente europeo: ha come obiettivo quello di massimizzare il benessere degli europei, non gli utili di due imprese nazionali sostenute dai rispettivi governi (e i relativi interessi politici) 13/n

La Commissione ha anche dimostrato che esiste un giudice a #Bruxelles: non importa se tu ti chiami #Macron o #Merkel, ci sono delle regole e tutti le devono rispettare. Di fronte alla competition policy sono tutti uguali e nessuno conta più’ dei consumatori europei 14/n

Questo non significa naturalmente che le singole decisioni non siano criticabili o che a volte l’approccio europeo alla concorrenza non sia più’ che discutibile (per esempio nel caso Android: brunoleoni.it/paranoid-andro…) cc @masstrovato 15/n

Significa però che un conto è criticare la Commissione sul terreno delle conseguenze dinamiche delle sue decisioni SUL MERCATO EUROPEO; altro è attaccarla perché le sue decisioni impediscono agli Stati membri di truccare gli esiti del mercato A FAVORE DI INTERESSI NAZIONALI 16/n

Più in generale, la questione è se la crescita nasca dalla concorrenza oppure dalle decisioni dei Governi (tramite la politica industriale). Per info sulla politica industriale, citofonare qui: francodebenedetti.it/scegliere-i-vi… cc @fdebenedetti 17/n

L’Italia – che deve la sua forza a un tessuto di medie imprese manifatturiere molto competitive – ha ogni interesse a contrastare chiusure o restrizioni del mercato interno. Sia perché la monopolizzazione a valle strangola i produttori dei beni intermedi a monte… 18/n

…sia perché politicamente il nostro peso – specie di questi tempi – è quello che è. Quindi siamo molto più garantiti da un sistema di regole uguali per tutti, che da una gara muscolare a chi ha più forza politica 19/n

Incredibilmente, firmando la lettera dei 19, ci siamo schierati dalla parte della politica industriale franco-tedesca e contro il ruolo di garanzia della Commissione. Ne è consapevole il ministro dello Sviluppo economico, @luigidimaio? euractiv.com/section/econom… cc @MISE_GOV 20/n

Non solo, dunque, promuovere la concorrenza è nell’interesse generale degli europei; ma lo è soprattutto per quei paesi che non esprimono grandi campioni nazionali e che sono politicamente meno forti bloomberg.com/opinion/articl… cc @ferdigiugliano 21/n

L’esito di questa partita sarà determinante per il futuro dell’Europa e il senso del processo di unificazione. Che Europa vogliamo? E quale Ue ci conviene? Quando qualcuno invoca la politica industriale, sappiate che gioca contro di voi: come consumatori e come italiani. 22/n

Ne abbiamo parlato qui con @asaravalle: huffingtonpost.it/carlo-stagnaro… n/n