Le analogie inquietano.
1. Principio della semplificazione e del nemico unico
Identificare un solo nemico come responsabile di tutti i mali.
Riunire diversi avversari in una categoria o individuo.
3. Principio della trasposizione
Caricare sull’avversario i propri errori, rispondendo all’attacco con l’attacco. Se non puoi negare le cattive notizie, inventane di nuove per distrarre.
Trasformare qualunque aneddoto, per piccolo che sia, in minaccia grave.
La propaganda deve essere popolare, adattata il livello al meno intelligente degli individui ai quali va diretta. Più è grande la massa da convincere, più piccolo deve essere lo sforzo mentale.
La propaganda deve limitarsi a un piccolo numero di idee e ripeterle instancabilmente, presentarle sempre sotto diverse prospettive, ma convergendo sempre sullo stesso concetto. “Una menzogna ripetuta all’infinito diventa la verità”
Emettere sempre informazioni e argomenti nuovi a un tale ritmo che, quando l’avversario risponda, il pubblico sia interessato ad altro. Le risposte dell’avversario non devono avere la possibilità di fermare il livello crescente delle accuse.
Costruire argomenti fittizi a partire da fonti diverse, attraverso i cosiddetti palloni sonda, o attraverso informazioni frammentarie.
Passare sotto silenzio le domande sulle quali non ci sono argomenti e dissimulare le notizie che favoriscono l’avversario.
La propaganda opera sempre a partire da un substrato precedente, si tratti di una mitologia nazionale o un complesso di odi e pregiudizi tradizionali. Si tratta di diffondere argomenti che possano mettere le radici in atteggiamenti primitivi.
Portare la gente a credere che le opinioni espresse siano condivise da tutti, creando una falsa impressione di unanimità.