Thread by @JohannesBuckler

Perché non ho mai vinto le Olimpiadi? Bella domanda.
So solo che ad ogni partecipazione era sempre la solita storia: “non corrisponde agli schemi tradizionali”.
Mi chiedo, ma quale progresso puoi ottenere seguendo solo schemi tradizionali, facendo sempre le stesse cose?

Se parliamo di sport.
Dick Fosbury ha seguito uno schema tradizionale?
Ulrich Salchow, svedese primo campione Olimpico nel 1908, ha seguito uno schema tradizionale facendo il primo salto Salchow nel 1909? Ma per piacere.
Chi sono?
Sono Surya Bonaly. E questa è la mia storia.

Sono nata sull’isola della Riunione, un'isola dell'oceano Indiano occidentale.A 18 mesi sono stata adottata da una coppia di Nizza. Fu mia madre ad insegnarmi a pattinare. Ma praticai anche ginnastica artistica a livello agonistico. Fu quello che mi aiutò ad entrare nella storia

Nell’ambiente del pattinaggio è difficile trovare donne dalla pelle scura.
Io invece ero nera, ma proprio nera nera.
E brava. Ma proprio brava brava.
Tanto da vincere 8 volte i campionati francesi e 5 volte i campionati europei.

Ma mai le competizioni più importanti.
Tre volte seconda ai campionati mondiali.
E non è giusto. Per quello mi tolsi la medaglia d’argento dal collo. Perché io meritavo l’oro.
Mi giudicarono con uno stile non consono alle tradizioni.
E la pelle nera non mi autò.

Se non segui le tradizioni non puoi vincere?
Se sei nera non puoi vincere?
Va bene, mi sono detta. Non importa.
Perché non serve un oro per dimostrare qualcosa al mondo. Non serve un oro per entrare nella storia.
Dovevo solo aspettare il momento giusto.
Che arrivò.

#MdT 1998. Olimpiadi di Nagano, Giappone.
Ero alla mia terza partecipazione alle Olimpiadi.
Nelle due precedenti nessuna medaglia. Ingiustamente.
E sarebbe stato così anche questa volta.
I giudici mi avrebbero punito duramente dopo aver sbagliato quel triplo Salchow

Era giunto quindi il momento.
Dovete sapere che nel pattinaggio artistico esiste un salto illegale, il back flip, il salto mortale all’indietro.
Perché è molto pericoloso?
Perché si possono rischiare non solo infortuni seri, ma pure di peggio.

Al momento solo tre uomini al mondo erano riusciti ad effettuarlo, atterrando però su entrambi i piedi.
Chi mai potrebbe rischiare la vita atterrando su una lama sola? Chi potrebbe anche solo pensare di effettuare il salto mortale atterrando su una gamba?

Magari una donna, magari una donna nera, magari proprio io, Surya Bonaly?
Ero splendida quel giorno con il mio vestitino chiaro sulla pelle scura. Sulla musica dell'Inverno di Vivaldi.
il triplo Salchow è secondo per difficoltà.
E fu su quel salto all'inizio che caddi.

Era giunto il momento di passare alla storia.
Sapevo che mi avrebbero punito più di quanto meritassi.
E allora cambiai il programma in corsa, inserendo l back flip, il salto mortale all’indietro. Atterrando su una lama sola.
Un salto mai tentato prima in una competizione.

I giudici mi punirono nel punteggio.
La folla presente invece andò in visibilio.
Avevano appena assistito ad un evento incredibile.
Avevano appena assistito al "salto Bonaly"
Avevano appena visto Surya Bonaly entrare nella storia.

bit.ly/2M3Hu9F

Da quel giorno ho messo la parola fine alla mia carriera agonistica.
Mi sono trasferita negli Stati Uniti dove mi esibisco regolarmente come professionista nello spettacolo sul ghiaccio Champions on Ice.
Ma non ho smesso di combattere le ingiustizie.
Tutte le ingiustizie.

Se ho insegnato a qualcuno come fare il mio salto mortale? No, è troppo difficile. E troppo pericoloso.
“Non me la sento di prendermi la responsabilità d’insegnare una mossa che potrebbe divenire fatale e rovinare una carriera”

Surya Bonaly, convinta che i giudici le attribuissero punteggi inferiori anche per il colore della sua pelle, decise di lottare contro i pregiudizi scardinando le regole del gioco.
Senza mai smettere di lottare.
Come fanno tutti i rivoluzionari.
Anche quando non vincono.