“Se osi chiamare l’ambulanza ti meniamo maledetta tr...,
bisogna lasciarli morire questi immigrati di m... ricordati che i soccorsi li paghiamo noi contribuenti mica questi ne*ri".
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Ha davvero paura di essere linciata.
Sembra mancare poco.
Così non li ascolta e prova ancora a rianimarlo, da sola cerca di trascinare l'uomo privo di sensi all'ombra: "Lavati le mani che ti prendi le malattie" le urlano ancora.
È circondata.
Nessuno osa aiutarla.
Ma non è più nemmeno semplice indifferenza quella che l'avvocata vede attorno a se.
Ora è violenza.
La insultano, la avvertono, la minacciano.
Una signora di 70 anni le dice "Spero che Dio ascolti le mie preghiere e che affondi tutti i barconi!".
Non è arrivato col barcone, ma in aereo.
E' sudamericano.
Ma non importa.
Il colore della sua pelle è un po' più scuro del consentito, quindi se sta male deve morire.
E guai ad aiutarlo.
Ha l'ardire di voltarsi verso il gruppo che la guarda con disprezzo e dice loro che non soccorrere una persona che sta male è omissione di soccorso.
A quel punto la ferocia del gruppo cresce a tal punto da farle temere l'aggressione fisica.
Trova due vigili.
Le dicono "Sì ce ne sono tanti...".
Lei si siede su una panchina. Trema.
E piange.
“Come siamo arrivati a tanto" si chiede.
“Non diventerò mai una non-persona" si dice.
Si sta riversando per le strade.
Forte e legittimato da una copertura che non aveva più da 70 anni: quella politica.
Ora si può fare.
Anche noi siamo un po’ meticci, figli di decine di dominazioni diverse.
Anche noi del Sud siamo scambiate per Nordafricani talvolta.
Pensatelo, che quella cosa che si chiama paura, se coinvolge il vostro di mondo, magari vi apre gli occhi!