Thread by @Petartrzz

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Cosa successe a Korca il 9 settembre 1943?

Credo di essere inciampato per caso in una storia interessante. Una storia dimenticata e un piccolo mistero.

A Korca, poco distante dalla cattedrale ortodossa, all'ombra di un paio d'alberi c'è un piccolo monumento con una frase essenziale che recita più o meno così:

"il 9 settembre del 1943, in questo luogo, dopo una manifestazione antifascista vennero uccisi 59 dimostranti e i feriti furono 120."

Ora, quando ti accorgi che "shtator" in albanese significa settembre e rammenti che il 9 è il giorno immediatamente successivo all'armistizio di Badoglio, una lampadina accende inesorabilmente la tua curiosità: <Non sono stati i tedeschi, siamo stati noi.>

Il pensiero rimane lì poi, pian piano il tarlo comincia a scavare e non puoi più farci nulla. Cerchi un su google pagine in italiano ma di questa strage non c'è praticamente traccia.

Apprendi che a Korca c'era la divisione "Arezzo", che la città era stata una sorta di quartiere generale dell'invasione italiana della Grecia e che nel gennaio di quello stesso anno partigiani della città avevano già attaccato i fascisti a Voskopoja.

Nient'altro. Allora cerchi qualcosa in albanese e qua qualche riscontro c'è ma nemmeno tanto perché sembra che della faccenda ne sia rimasta traccia solo a livello locale.
Una targa in città e poco più.

Del massacro Hoxha non parlerà mai, forse perché in contrasto con l'epica ufficiale della guerra di liberazione o forse perché in questo e in un altro episodio vicino a Gjirokastra rimangono uccisi capi della resistenza a lui invisi.

Se non ne parla Hoxha allora non ne parla nessuno nell'Albania del dopoguerra e il fatto, o i fatti, di conseguenza, non entrano nemmeno sui libri di storia albanesi. Però la targa c'è e ci sono pure un paio di testimonianze dirette raccolte in un paio d'articoli in albanese.

Si parla di due autoblindo e di una mitragliatrice che fa fuoco sulla folla, prima davanti alla moschea (la più antica dei balcani) - 1 morto - poi nella piazza vicino alla cattedrale ortodossa.

Si parla della scelta  criminale del generale Arturo Torriano che trasformerà la giornata in un bagno di sangue.

32 morti rimasti a terra direttamente sulla piazza e altri 27 che perderanno la vita in ospedale, più di un centinaio di feriti.

Un bilancio tragico e affatto marginale che per qualche misterioso motivo rimane avvolto nelloblio di una targa a cui nessuno fa più caso.