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La ministra dell’innovazione ha sottolineato al famoso evento delle Nazioni Unite l’importanza dell’iniziativa pubblico-privato “Repubblica Digitale”. Fra poco parla #Casaleggio.
Il rappresentante dell’Unione Europea spiega che la nuova Commissione ha il digitale come priorità della legislatura che inizia.
Il rappresentante del Bangladesh sottolinea il fatto che la diffusione del digitale porta con sé l’aumento del rischio di cyber crimes.
Sta facendo l’elenco degli attacchi subiti dal suo paese. Se sapesse che il tipo al suo fianco aveva come passoword amministrativa del suo prodotto di democrazia digitale “davidavi” gli verrebbe un infatto seduta stante.
Tutti gli argomenti toccati sono d’interesse commerciale sia di #Rousseau che di Casaleggio Associati. È stata organizzata una marchetta globale.
Il rappresentante della Finlandia sottolinea l’importanza della trasparenza e dell’accountability nella gestione dei dati personali. Qualcuno gli dica che tre-quattro sedie più in là c’è un tipo multato per aver violato le leggi sulla gestione dei dati sensibili di un partito.
Ora parla un esperto di cyber security di McKinsey
Ci sono praterie commerciali, s’intende, per il mercato dei servizi digitali. Prima si parlava della sinergia pubblico-privato... capite cosa ci fa #Casaleggio lì, vero? È di gran lunga il peggio qualificato per sedere a quel tavolo, eppure...
Nessuno, finora, parla di voto elettronico.
Si sottolinea quanto sia cruciale la sicurezza informatica per qualsiasi applicazione immaginabile di cittadinanza digitale. Dall’altra parte del tavolo, il capo di una piattaforma colabrodo, pericolosa, che non rispetta nessuno degli standard appena descritti. #Casaleggio.
Salim Hasham spiega che è vitale che ci siano regolamenti che vietino l’utilizzo secondario non autorizzato dei dati. Ora parla Casaleggio.
Casaleggio è presentato come attivista interessato a evangelizzare il MONDO sulla cittadinanza digitale. L’Italia è il tavolo di laboratorio, noi siamo i suoi topolini. Lo capite o no?
Casaleggio legge il suo intervento. Il solito testo sull’evoluzione del lavoro e dei diritti che stanno evolvendo.
Casaleggio parla della partecipazione attraverso internet. Solita zuppa.
Ora parla del voto online. Esempio dell’Estonia e di Rousseau. Ecco la marchetta globale. Arrivata la balla del record mondiale di partecipazione al voto.
Casaleggio sta cercando di legittimare il suo progettino disastroso tramite niente meno che la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Se solo quelle persone sapessero...
Ora sta parlando del V-Day. Alle Nazioni Unite.
Nota di colore: Casaleggio sta perorando la causa dei diritti digitali, dell’istruzione, del voto ecc leggendo da un foglio di carta stampato.
Di nuovo marchetta per il suo Movimento 5 Stelle. Dice che è finito il tempo di sperimentare, bisogna fare tutti come Rousseau. Finito il suo intervento. #davidavi
L’operazione Casaleggio all’ONU è davvero imbarazzante. Tutti hanno specifiche competenze o responsabilità, sollevato problemi, indicato soluzioni. Casaleggio ha raccontato la storiella del V-Day e della piattaforma Rousseau.
Anir Chowduri spiega che il problema numero uno è la privacy. Dall’altra parte del tavolo, Casaleggio. Multato due volte per violazione della legge sulla privacy nella gestione dei dati del suo partito. Che l’altroieri raccoglieva dati per Rousseau dicendo che li gestiva M5s.
Tornando al fatto che Casaleggio leggeva da un foglio stampato. Sapete perché? Perché gli strumenti digitali non sono affidabili quando non puoi fallire. Tanto può andare storto. E perché dovremmo fidarci del suo modo di gestire il voto? #davidavi
Sta parlando una rappresentante del Kazakhstan. Nemmeno loro, nonostante uno sforzo economico molto importante, hanno mai pensato al voto elettronico.
Ora si parla di etica e trust rispetto ai diritti digitali.
Jarmo Sareva: è vitale che i dati prodotti e usati dai servizi digitali siano usati seguendo rigidi protocolli etici. Dall’altro lato del tavolo sempre #Casaleggio, che profila gl’iscritti al Movimento rispetto a come votano sulla piattaforma #Rousseau.
Tutti gli esempi di cittadinanza digitale che portano gli oratori riguardano i diritti, l’istruzione, la protezione dei bambini, lo sviluppo dei paesi tecnologicamente arretrati. Casaleggio ha portato l’esempio del V-Day.
Mark Minevich sottolinea l’importanza di comprendere i rischi della velocità di AI e digitalizzazione. Casaleggio Associati è nel business della consulenza sull’AI. Capito che ci fa Casaleggio là, si?
Il punto del suo intervento è ancora l’etica nell’utilizzo dell’AI. Profilare gli iscritti di un partito per come votano sarà considerato etico?
Per stasera basta così. Casaleggio è pericoloso. Va fermato. Notte.
