Thread by @jacopo_iacoboni

Dobbiamo organizzare, lo dico senza nessuna enfasi, e con la erre rigorosamente minuscola, una resistenza culturale

Una resistenza al populismo di Salvini, E simultaneamente una resistenza al populismo di Casaleggio-Conte-Zingaretti

Ognuno ai suoi posti di combattimento

Devo ancora riprendermi dall’intervista più drammatica di questi anni, l’intervista di un nuovo personaggio, il conte Zingaretti

Si tratta di una variante angosciante del ConteCasalino, perché va a investire persone e mondi nei quali, obiettivamente, anche noi abbiamo tanti amici e valori di fondo comuni.

il conte Zingaretti, in effetti, ha ritenuto di parlare a nome di tutto il fronte progressista, con il vecchio tic di tanti segretari del comunismo o postcomunismo italiano - più grandi di lui - “extra nos nulla salus”

Se invece sta con noi, anche il ConteCasalino è lodabile

si è pertanto resa necessaria un’importante affermazione di principio, che io e altri stiamo facendo: si può essere “progressisti”, se vogliamo usare questa parola, senza aderire alle benedizioni impartite dal conte Zingaretti.

Sempre se l’ecclesia ce lo permette eh

Va però notato che è una ben strana ecclesia, quella in cui amministrano Casalino e un avvocato che nessuno sapeva chi fosse prima che Di Maio, col sì di Salvini, e su suggerimento non ben chiaro di chi, lo estraesse dal cilindro

A sto punto, ci costringete extra ecclesiam

Ci faremo forti in questo della nostra stazza, da nessuno contestata, di democratici ad honorem