Thread by @spigolonotturno

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Parliamo di spin doctor in politica.
Figura mitologica, mezzo influencer e mezzo algoritmo, capace di orientare le masse a suo piacimento, incurante dei danni che i suoi intenti provocano all'intera comunità.
La sua missione è creare consenso e a quanto sembra, con >>

qualsiasi mezzo.
Gli studiati, lo chiamano engagement, che in effetti sembra essere più consono, in quanto tiene conto anche delle reazioni negative.
Oggi sembra che se non ne hai uno, non sei nessuno.
Forse è anche vero ma anche più sano.
Eh sì, più sano e vediamo perché. >>

Iniziamo col chiederci a cosa serve avere qualcuno che cura la comunicazione di un politico, quando esso è, per antonomasia, colui che più di tutti, grazie alle idee e al carisma, in grado di farsi seguire da milioni di persone.
È evidente che, maggiore è l'importanza dello SD,>>

più deboli sono i "contenuti" del politico ma alte le sue mire.
Altro compito fondamentale, è la scientifica creazione di un "nemico", senza il quale, è palese, non si rafforza il consenso. Gli esempi più eclatanti sono, il comunismo di B. che nessuno vedeva da anni ma che fu >>

fondamentale per la sua ascesa politica o gli extracomunitari di più recente introduzione, fino agli ultimissimi ex colleghi di partito, altra narrazione tossica e divisiva, propinata di recente ma che già si era palesata negli scontri verbali, tra csx e sx sx.
A questo deve >>

necessariamente fare da contraltare il senso di appartenenza. Il famoso "prima gli italiani", appare come il più lapalissianamente contraddittorio, quanto efficace, in quanto rafforzativo del concetto del nemico.
Altra necessità irrinunciabile per lo SD è la divinizzazione>>

del proprio leader, ovviamente, se non altro per gratificare l'ego e rendere più digeribile l'esborso della sostanziosa parcella. Infatti, anche se tendiamo a dimenticarlo, costoro vengono profumatamente retribuiti, insieme alla schiera più o meno vasta dei loro collaboratori. >>

Si cominciano a comprendere, sia l'incidenza del fenomeno, che la dimensione della sua macchina organizzativa?
Ok!
Fin dove ci si può spingere?
Oh, molto in là, diciamo dalla gestione dei profili social, fino al lancio delle testate balistiche.
Pensate che esagero?
Chiedete a >>

Trump o meglio, andate a leggere come Joseph Goebbels, (lui lui, paura eh?), abbia trasformato Berlino, da città "rossa", a caposaldo del Reich, dato origine alla teoria ariana e costruito il nemico ebraico e bolscevico.
Ciò, gli valse la carica di Ministro della Propaganda >>

che ricoprì ininterrottamente dal 1933 al 1945.
La sua abilità era quella di creare fake news e grazie alle enormi risorse, ripeterle ossessivamente, fino a farle credere vere e condizionare le masse. Se vi ricorda qualche metodo attuale, sappiate che non è un caso.
Infatti i >>

nostri abili manipolatore del pensiero contemporaneo, tra le altre cose, hanno studiato sugli stessi libri, del capo della propaganda nazista, tipo "Psicologia delle masse" di Gustav Le Bon o meglio ancora, "Propaganda" di Edward Bernais, giusto per citare i più famosi. >>

Sorpresi? No dai, ve lo aspettavate, sono sicuro, fate finta che non sia vero perché, probabilmente, vi spaventa. E allora per completare il quadro, vediamo il significato di questa parola tanto in auge, ovvero, cosa significa propaganda.
Dal vocabolario Treccani, >>

Azione che tende a influire sull’opinione pubblica, orientando verso determinati comportamenti collettivi, e l’insieme dei mezzi con cui viene svolta.
Sembra tutto così chiaro, e allora per stimolare un po' la riflessione, vorrei segnalare alcuni dei punti fondamentali che la >>

contraddistingue.
Paura;
Generalizzazione;
Semplificazione;
Disapprovazione, riferita al concetto di nemico, di cui sopra;
Autorità;
Slogan;
Gregge;
Banalità;
Uomo comune;
e molto altro.
Anche i media, spesso, vengono assoggettati o addirittura creati allo scopo.
Dite la verità>>

ora che la questione è meglio inquadrata, tutto comincia ad essere più chiaro.
Ed è a questo punto che io mi chiedo e vi chiedo, perché un politico valente e onesto, dovrebbe ricorrere ad una simile scienza per ottenere il nostro consenso?
Non dovrebbero bastare le sue idee, >>

il programma e le sue virtù, per convincerci a seguirlo?
Non dovremmo rifiutare di essere considerati gregge e pretendere che si riporti l'attenzione sui bisogni comuni?
Ma, ed è la domanda più importante, il successo o la leadership i questo o quel politico, sono da atteibuire>>

alle sue doti o a quelle di Her Doctor, come Hitler chiamava il fedele Goebbels? E quali idee stiamo inseguendo, quelle del nostro leader o quelle della sua più o meno ampia, equipe di condizionatori?
Una facile ricerca, consentirà di scoprire, chi organizza la propaganda degli>>

attuali politici italiani, fatela e poi forse, riconsidererete il modo di rapportarvi alla politica, ai leader e agli avversari, spesso creati ad arte a scopi propagandistici.
"Continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai"? (Faber).
#Gregoretti #digiunopersalvini #Oxfam