Io in mezzo a tutti quegli uomini.
A quei piloti, a quei meccanici, a quei giornalisti. A quei “maschiacci”.
Io donna.
E nubile per giunta.
Mi ero iscritta alla "Torino - San Remo" alla guida di una Fiat 1500 6C. Unica donna.
E alla fine della gara non sapevano come accogliermi sul traguardo.
Da vincitrice, intendo.
La prima premiazione sotto scorta.
Un regalo del mio fidanzato qualche settimana prima. Prima della sua morte.
Era anche lui un pilota e lo vidi morire durante le prove sul circuito di Modena.
Un dolore immenso, ma non l’unico.
Persi mio figlio Cesare, 8 anni, per un tragico gioco.
Una “beffa” meravigliosa per l’arroganza maschile di allora.