Siccome si parla di continuo del ruolo delle "patologie pregresse", proviamo con l'artiglieria pesante: i dati.
Grazie a un leak, vi posso raccontare com'è andata con le 3.095 persone positive decedute in Lombardia.
Ma ho deciso di approfondire ulteriormente.
L'analisi che segue si basa sui dati su #COVIDー19 di cui sono entrato in possesso: i 3.095 lombardi deceduti mentre erano positivi al virus, al 21 marzo 2020.
Sembra molto: l'88% dei deceduti in Lombardia aveva almeno una patologia pregressa.
Strano che il 12% non abbia patologie, contro l'1,2% attestato da @istsupsan, Ma possibile che le analisi delle cartelle cliniche non siano omogenee.
Infatti c'è un problema: il numero di patologie pregresse va di pari passo con l'età.
Se una malattia come #COVIDー19 colpisce più gravemente le persone anziane, inizia ad affacciarsi un problema statistico con un nome strano: multicollinearità.
Noi vorremmo spiegare perché una persona è deceduta.
È perché è più anziana, e #COVIDー19 l'ha colpita di più? O è perché è più malata?
Problema: se sei anziano, sarai già anche più malato.
Faremo fatica a capire cosa conta di più.
Qui, mortalità (NON letalità) da #COVIDー19 in Lombardia per fasce d'età. La curva sale, ripida.
Gli ultranovantenni sembrano più "resistenti", ma il sample è minuscolo.
Facciamo una regressione statistica che tenta di spiegare il numero di patologie dei 3.095 deceduti in Lombardia attraverso la loro età, genere e provincia di residenza in Lombardia.
Si muore *per* COVID-19.
È un risultato preliminare, ma non sarebbe difficile da replicare. Se lo si volesse.