Vi spiego cosa vuol dire essere un libero professionista in UK. @OGiannino @carloalberto @Phastidio @recifar seguitemi.
Oggi il Cancelliere dello Scacchiere (ministro dell’economia per capirci) ha annunciato lo schema di protezione per noi self-employed. 1/n
Oggi il Cancelliere dello Scacchiere (ministro dell’economia per capirci) ha annunciato lo schema di protezione per noi self-employed. 1/n
Per tutti coloro la cui maggioranza del reddito è da libera professione e guadagnano fino a 50.000£, UK verserà “sul conto corrente” un assegno mensile calcolato sulla media dell’income (income non profits) degli ultimi tre anni (o due o uno se hai appena iniziato). 2/n
Come si richiede? Non si richiede. L’HMRC (l’agenzia delle entrate per capirci) contatterà a breve tutti quelli che ne hanno diritto per le verifiche del caso. Io verosimilmente ne avró diritto. Ma quei soldi non li voglio e li rifiuteró. Perché? 3/n
Vivo e lavoro in UK da 5 anni, sempre come self-employed. Lo Stato mi ha chiesto mai più del 22% dell’income e da me non vuole IVA. Ho ottenuto servizi di qualità, ho visto un ufficio pubblico una sola volta, poi tutto online. Posso continuare a lavorare anche ora. 4/n
Sono, in questa fase, un privilegiato e sono stato trattato come una risorsa e non come uno schiavo. Quei soldi servono a chi davvero si troverà a non avere redditi per mesi. Sono ben felice di fare la mia parte. 5/5
*Correzione, l’80% è sui profits, non sull’income. Scusate l’errore.
Ps. Molti sottolineano, ed è vero, che i SE dovranno aspettare almeno giugno. In parte è voluto: qui l’anno fiscale inizia ad aprile, si dà il tempo a molti che hanno iniziato quest’anno di fare la prima dichiarazione e rientrare nello schema. 6/7
Nel frattempo si può richiedere altre forme di sostegno, dalla sick pay, alla sospensione delle tasse locali, universal e tax credit, sospensione delle rate ecc. Tutto è perfettibile, ma lo sforzo è senza precedenti. 7/7
