Come riconciliare slogan, praticità e visione di lungo periodo nella vicenda Europea. Lungo thread per provare a capire di quale percorso c’è davvero bisogno se gli Eurobond devono passare dallo slogan alla realtà. 1/n
Il problema di reperire massicce risorse per contrastare la crisi ha tempi immediati. E nell’immediatezza, non si può far altro che usare gli strumenti esistenti in Ue (Mes senza condizionalita’ + eventualmente Bei). Perché sarebbe costoso, lungo o impossibile crearne altri. 2/n
Altra cosa è immaginare quale possa essere il prossimo step dell’integrazione europea. Del resto essa ha avuto balzi decisivi sempre dopo grandi crisi (dalla sua nascita, dopo la guerra, fino alle ultime innovazioni dopo la Grande Crisi del 2008). 3/n
Ad oggi (dato 2017) il bilancio Ue è 157,9 mld. La sua ristrettezza - e l’assenza di capacità fiscale - sono i motivi (tecnici) per cui è impossibile emettere Eurobond. È possibile - se lo vogliamo - risolvere il problema e decuplicare la dimensione del bilancio comune. Come? 4/n
Devolvendo controllo e manovrabilità dell’IVA dagli Stati nazionali alla Ue. Per l’Italia significa spogliarsi di 136,8 mld l’anno (dato 2019) di incassi Iva, e della facoltà di decidere livello e incrementi di quella tassazione. Sarebbe incassata direttamente da Bruxelles. 5/n
Significa che il parlamento italiano non discuterà più ogni anno di centinaia di emendamenti per alzare/abbassare Iva su questo o quel bene, ne’ lo farà il governo. Lo faranno, invece, in Europa. Perché quell’imposta non sarebbe più nelle disponibilità nazionali. 6/n
Allo stesso tempo, per non creare squilibri nei bilanci nazionali, lo Stato si spoglia anche di un pezzo corrispondente di spesa pubblica, la cui funzione viene devoluta alla Ue. Una (o più) funzione che è più efficacemente svolta a livello federale piuttosto che nazionale. 7/n
Sbizzarriamoci: Difesa? Ambiente? Ricerca e sviluppo? Grandi infrastrutture? Oppure - oddio! - sanità ? Insomma, tutto quello che si giudica essere più efficacemente svolto a livello di Ue (perché tale è il livello di governo in cui si manifestano le esternalità). 8/n
A quel punto ci sarebbe un Ministro del Tesoro Ue che manovra un bilancio da più di mille miliardi, con uno strumento fiscale vero (l’imposta sul valore aggiunto) e con pezzi importanti di spesa pubblica. E a quel punto può pure emettere Eurobond: SEGUE...9/n
...o per finanziare le funzioni comuni o per prestare risorse (raccolte a tassi bassissimi) ai governi nazionali per l’espletamento delle loro funzioni (se essi lo trovano economicamente conveniente). Niente più Mes insomma. 10/n
E conseguentemente evolve la struttura istituzionale della Ue: la Commissione diventa un Esecutivo Federale (magari con presidente eletto dal popolo), si ridimensiona il ruolo del Consiglio, si aumenta quello del Parlamento, i partiti politici si strutturano su base europea. 11/n
Un sogno? Un incubo? Non so, ma questo è il cammino che ci attende(rebbe) se facciamo/facessimo sul serio su Eurobond e dintorni. Per passare da slogan a realtà. Io ci sto. Sono pronto da subito a tutti questi cambiamenti. Voi? n/n
