Grazie dei commenti (a parte certi toni) sulla nomina da parte di @andreamartella alla cosiddetta "task Force anti fake news", brutta definizione, ne convengo, di quel che si vuol fare. Condivido molte preoccupazioni, che avevo espresso al sottosegretario prima di accettare 1)
Per chiarire la mia posizione ho fatto ieri un post sulla mia pagina Facebook facebook.com/84288958923410…
Per chi non avesse voglia di leggere tutto, chiarisco alcuni punti:
1) davanti all'intenzione di istituire un'unità del genere mi sono sentita in dovere di accettare l'invito (a titolo DEL TUTTO GRATUITO, senza nemmeno rimborsi spese) per poter dare il mio contributo
1) davanti all'intenzione di istituire un'unità del genere mi sono sentita in dovere di accettare l'invito (a titolo DEL TUTTO GRATUITO, senza nemmeno rimborsi spese) per poter dare il mio contributo
2) Il mio contributo sarà esattamente quello di ricordare che il problema, per #COVID19 come in generale, non è una facile distinzione di vero/falso, ma un disordine informativo più complesso, pieno di sfumature
3) gli attori di questo caos informativo non sono solo, né principalmente, il web o i social network, ma molti tg, giornali e purtroppo anche fonti istituzionali che troppo spesso mandano messaggi contraddittori e non sempre basati sulla scienza
4) scopo di questa unità di lavoro (finiamola con il linguaggio bellico) è capire come si può agire per migliorare l'ecosistema informativo che allo stato attuale sta contribuendo, insieme a tanti altri importanti elementi, a ostacolare la lotta a #COVID19
5) Da parte mia mi opporrò con forza (ed è principalmente per questo che sono contenta di essere seduta a questo tavolo virtuale) a ogni forma di censura o di etichettatura governativa di vero/falso
6) Spero invece, alla luce del lavoro fatto nei progetti europei a cui ho partecipato sui rischi pandemici (@TELLMEProjectEu @asset_project per Zadig) e a quello attuale sulla comunicazione della scienza (@quest_eu), di poter trovare modi per incentivare un'informazione corretta
7) Non smetterò di dire quello che penso sulle scelte e sulla comunicazione istituzionale, dei media o dei debunker, compresi quelli i cui rappresentanti saranno allo stesso tavolo
8) Se mi accorgerò che l'iniziativa prenderà una piega che non condivido, ci metterò un nanosecondo ad andarmene (anche perché, lo ripeto, è altro lavoro gratis in più sulle spalle, che si aggiunge alla comunicazione che cerco di fare sui social)
9) chiunque, soprattutto amici e colleghi competenti, voglia darmi consigli su come affrontare al meglio questa sfida (difficilissima, lo so), è benvenuto
