Thread su Macron e i cinque stelle, visto che in Italia si parla molto di questo avvicinamento, prima di tutti raccontato da @SalvatoreMerlo sul @ilfoglio_it in questo pezzo
ilfoglio.it/politica/2018/…
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Sono giorni che se ne parla nelle redazioni, è probabile che qualche contatto tra i due entourage ci sia effettivamente stato. In particolare un “titolato” esponente dei 5 stelle dice a Merlo:
“Vorremmo avvicinarci al partito europeo che Macron formerà [...] Di Maio ci ha detto di procedere con cautela, di aspettare prima che ci sia un governo”
Concetto ribadito ribadito a @valentinivaler, sempre sul Foglio, da Ignazio Corrao, europarlamentare grillino
ilfoglio.it/politica/2018/…
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In particolare la fonte di Merlo ammette che il mancato accordo Pd-M5s è un problema: “Se il patto l’avessimo fatto con il Pd, non ci sarebbero stati problemi. Ma con la Lega cambia tutto”. En Marche ovviamente non può parlare con chi è alleato indirettamente col Front national
Questo perché En Marche! Parla già con il Pd per le europee dell’anno prossimo. Il partito di Macron sta organizzando una “marcia europea” per cominciare la campagna elettorale, a Roma se ne occupa Sandro Gozi, renzianissimo e tra i primi contatti italiani dell’entourage Macron
Ovviamente En Marche! è preoccupata dal calo del Pd, circostanza ammessa in conferenza stampa anche dal suo delegato generale, Christophe Castaner, che ha detto di non “sottovalutare” quello che dicono le urne italiane.
E quindi una parte del macronismo sta sondando altri terreni. Lo fa Shahin Vallée, ex consigliere economico di Macron che oggi lavora a Bruxelles per Soros. Vallée non ha incarichi formali con En Marche, ma è molto ascoltato dal presidente
Per capire il profilo leggetevi questa intervista fatta dal @GEGEUROPE dove si capisce che conosce molte insight. Vallée ha un rapporto personale con Macron, cosa che potrebbe non piacere alla “corte” legrandcontinent.eu/2018/03/07/nou…
Dà un’intervista oggi in Italia e con chi parla? Con il Corriere, che da mesi ormai tiene una linea editoriale molto affine al grillismo roma.corriere.it/elezioni-2018/…
Non parla per Macron, come lascia intendere il titolo, ma esprime una “corrente” del sistema di potere macronista e dell’establishment di Bruxelles, che comunica al quotidiano dell’establishment italiana “non abbiamo paura dei grillini”
Quando dico che si tratta di una parte del mondo macronista, basta notare la smentita arrivata in giornata dal gruppo @EuropeEnMarche , filiale europea satellite del partito francese (che infatti ha cancellato la smentita, perché non è un organo ufficiale).
In soldoni? I 5 stelle dall’esterno sembrano malleabili dal punto di vista ideologico, e hanno già provato ad avvicinarsi ai liberali dell’Alde. Perché? Perché sanno che con gli euroscettici non hanno lunga vita a livello continentale
Macron d’altro canto è pragmatico e ha un disperato bisogno di alleati in Europa: la maggior parte dei paesi del nord ha detto no a tutte le sue proposte di riforma Ue, per non parlare del gruppo di Visegrad. Perché non esplorare nuove possibilità?
La possibilità possiamo iniziare a chiamarla Syrizazzione del Movimento 5 Stelle. Non è un segreto che Tsipras e Macron si stimano e si parlano, stessa cosa con Varoufakis e il suo movimento transnazionale, Diem25
Se il 5 Stelle passa dalle scie chimiche e le sirene al rispetto del vincolo di bilancio Macron potrebbe non essere così schizzinoso. FINE
