Thread by @JohannesBuckler

Seguito del thread precedente.

E venne il giorno della riconsegna degli Ori al Museo di Taranto.
La Direzione Centrale della Comit raccomanda la consegna direttamente nelle mani di Cianfarani incaricato dal ministro della Pubblica Istruzione.
In partenza da Roma in aereo.

E la consegna avviene. Nelle stesse mani di colui che aveva portato quelle cassette a Parma due anni prima.
Con le due cassette Cianfarani riprende la via del ritorno.
Ma altri pericoli sono dietro l’angolo.
Cianfarani è andato a Parma da solo, senza nessuna scorta.

Da Parma a Bologna chiede un passaggio su una camionetta che trasporta soldati e partigiani. Che fanno molte domande su quelle due cassette. Arrivato a Bologna viene aiutato dal Comando Alleato che gli fornisce un aereo per arrivare a Ciampino.

Ma una volta a Roma le cose si fanno complicate. Entrare a Roma è quasi impossibile. Le auto requisite e i trasporti pubblici che non funzionano.
Con le cassette sotto braccio si incammina sulla strada.
In attesa della provvidenza.

Che arriva. Un bel carretto pieno di verdure che, a fronte di un piccolo compenso, lo trasporta a Termini.
Cianfarani scrisse in seguito che durante quel viaggio sudò freddo parecchie volte perché il contadino pretendeva di sapere il contenuto delle cassette.

Il contadino era insistente pensando che Cianfarani trasportasse da mangiare (cosa molto preziosa in quel periodo).
Fortunatamente le cassette arrivano a Termini e da lì portate momentaneamente al Museo Nazionale Romano, Terme di Diocleziano.

E lì rimasero fino al 1949. Perché nel frattempo alcune sale del Museo di Taranto erano state requisite dagli americani per adibirle a cantine e ristoranti. Così che il sovrintendente Ciro Drago aveva scritto di tenerli a Roma per un po’ di tempo.

Nel 1946 Roma approfittò per mostrarli al pubblico in mostra a Palazzo Venezia. A fine aprile del 1949 finalmente ritornarono a Taranto.
Sani e salvi.
Ancora oggi li potete vedere nella sala degli Ori al Museo Archeologico Nazionale, il MARTA @museo_marta

Che sarebbe successo se fossero finiti nelle mani della RSI? Parlavano di un generico “trasferimento a Nord”. In realtà sarebbero quasi certamente finiti nelle mani dei tedeschi. Nel “servizio per la protezione dell’arte” il Kunstschutz. Direzione Germania.

Se questa storia è arrivata fino a noi lo dobbiamo allo storico e documentarista Francesco Morra che ha raccolto le sue ricerche in una monografia.
“Salvi e intattissimi. La Banca Commerciale Italiana e la protezione degli Ori di Taranto (1943-1945)

Un grazie particolare alla Direzione Centrale dell’Archivio Storico Intesa Sanpaolo @intesasanpaolo

FINE