Per mesi vi ho raccontato le eroiche gesta di uomini delle forze dell'ordine uccisi da terroristi o dalla criminalità organizzata.
Ma esiste anche chi ha abusato di quella divisa.
Tante, troppe storie.
Anche queste, storie da non dimenticare.
Ma esiste anche chi ha abusato di quella divisa.
Tante, troppe storie.
Anche queste, storie da non dimenticare.
#Mdt 27/10/2006 - Riccardo Rasman ha 34 anni e una pensione da invalido. E' schizofrenico. Non da sempre. Nel 1992 aveva prestato servizio militare e aveva subito episodi tremendi di nonnismo.
La Corte dei Conti gli ha riconosciuto l'infermità dipendente da cause di servizio.
La Corte dei Conti gli ha riconosciuto l'infermità dipendente da cause di servizio.
#Mdt 27/10/2006 - Ore 20. Riccardo è nel suo appartamento.Domani inizia il suo primo giorno di lavoro da netturbino. E' euforico. Ha messo la musica a palla e ha lanciato due petardi nella corte interna dello stabile. Malgrado i vicini conoscano la situazione, chiamano la polizia
#Mdt 27/10/2006 - Ora 20.34. Una volante con due agenti è appena arrivata, ma ha chiamato rinforzi. Una seconda volante con altri due agenti arriva a supporto. Richiedono l'intervento dei Vigili del Fuoco per sfondare la porta dell'appartamento.
Perché Riccardo è steso a letto con la luce spenta e si rifiuta di aprire. Sfondano la porta ed entrano. Riccardo è seduto sul letto. Nasce una colluttazione con i quattro agenti. Riccardo viene immobilizzato, ammanettato dietro la schiena e legato alle caviglie con filo di ferro
Nonostante sia ammanettato, continuano a tenerlo in posizione prona per minuti. Riccardo comincia a respirare affannosamente e a rantolare, fino a divenire cianotico. Il suo cuore va in arresto cardiaco.
Viene chiamata l’ambulanza, ma per Riccardo non c’è più niente da fare.
Viene chiamata l’ambulanza, ma per Riccardo non c’è più niente da fare.
Nonostante l'uomo fosse immobilizzato, gli agenti esercitarono "sul tronco, sia salendogli insieme o alternativamente sulla schiena, sia premendo con le ginocchia, un'eccessiva pressione che ne riduceva gravemente le capacità respiratorie", causando la morte per asfissia.
Ma non ci fu solo quello. La scena presentava schizzi di sangue sui muri e segni di violenza sul corpo dovuti all'uso di oggetti contundenti, come un manico d'ascia trovato nell'appartamento e lo stesso piede di porco usato dai Vigili del Fuoco per forzare la porta d'ingresso
“Era martoriato di botte sul viso, gli avevano rotto lo zigomo. Poi il segno dell'imbavagliamento, sangue dalle orecchie, dal naso, dalla bocca. Noi siamo entrati in quell'appartamento soltanto in marzo, era un disastro:c'era sangue dappertutto e una chiazza di sangue in cucina”
“ C'era una frattura, i capelli erano pieni di sangue, c'era una frattura anche dietro il collo. C'era sangue sul tavolo, sui muri, sulle lenzuola, dietro il letto per terra, c'erano chiazze di sangue sul tappeto sotto il quale abbiamo trovato persino dei pezzi di carne nascosti”
Il 29 gennaio 2009 tre dei quattro agenti vennero condannati, con rito abbreviato e pena sospesa, a sei mesi di carcere, con l'accusa di omicidio colposo.
Nel 2015 il tribunale di Trieste ha condannato il Ministero dell'interno a risarcire 1.250.000 euro alla famiglia
Nel 2015 il tribunale di Trieste ha condannato il Ministero dell'interno a risarcire 1.250.000 euro alla famiglia
“Mammina, vado via, torno tra tre ore. Mi faccio una pastasciutta con un amico”
Due mesi prima aveva regalato una fisarmonica al papà”. “Così tu suoni e io canto”.
In cucina fu trovato un biglietto, scritto prima dell'irruzione: "Mi sono calmato, per favore non fatemi del male"
Due mesi prima aveva regalato una fisarmonica al papà”. “Così tu suoni e io canto”.
In cucina fu trovato un biglietto, scritto prima dell'irruzione: "Mi sono calmato, per favore non fatemi del male"
