#Mdt 13/01/1983 - Oggi, nella sede della stampa estera, conferenza stampa importante.
Il presidente dell’INPS Ruggero Ravenna sta illustrando la situazione del suo istituto. Ravenna proviene dalla UIL e ha seguito l’iter di approvazione dello Statuto dei Lavoratori.
Il presidente dell’INPS Ruggero Ravenna sta illustrando la situazione del suo istituto. Ravenna proviene dalla UIL e ha seguito l’iter di approvazione dello Statuto dei Lavoratori.
Ravenna è stato chiamato per correggere lo sfascio del sistema pensionistico.
E la conferenza stampa lo conferma: “I problemi finanziari dell’Ente non dipendono da incapacità degli amministratori o da una cattiva gestione.
E la conferenza stampa lo conferma: “I problemi finanziari dell’Ente non dipendono da incapacità degli amministratori o da una cattiva gestione.
Fino a quando l’Inps sarà obbligato a erogare prestazioni senza prevederne la copertura, non saremo in grado di risanare le finanze”.
Come stava l'INPS? E come poteva stare con gente che andava in pensione dopo 15-20 anni di lavoro? Vicino al collasso.34.000 miliardi di deficit
Come stava l'INPS? E come poteva stare con gente che andava in pensione dopo 15-20 anni di lavoro? Vicino al collasso.34.000 miliardi di deficit
Ma è la conclusione di Ravenna che spiega molte cose. ”Il sistema pubblico delle pensioni rimane sempre il migliore rispetto a qualsiasi privato: noi facciamo prestazioni, spesso, anche senza la contribuzione".
Passiamo oltre.
Passiamo oltre.
#MdT 14/01/1983 - 362.000 miliardi di lire. Tanto ormai il debito da rinnovare.
Quello che lascia stupiti è che la metà sono stati contratti nei prima 115 anni dall’Unità d’Italia.
L’altra metà negli ultimi quattro anni.
Quello che lascia stupiti è che la metà sono stati contratti nei prima 115 anni dall’Unità d’Italia.
L’altra metà negli ultimi quattro anni.
#MdT 26/06/1983 - Nuove elezioni, ma prima…
Prima di ogni elezione che si rispetti i governi uscenti cercano di accaparrare consenso. Fanfani & C. hanno colto la palla al balzo per chiudere il contratto dei dipendenti pubblici.
Prima di ogni elezione che si rispetti i governi uscenti cercano di accaparrare consenso. Fanfani & C. hanno colto la palla al balzo per chiudere il contratto dei dipendenti pubblici.
Ciò in barba al buon governo e al tetto d’inflazione programmata.
Sarebbe stato più logico lasciare al nuovo governo la chiusura dei contratti, ma con le elezioni alle porte è ormai prassi (sì avete capito bene, è prassi) garantirsi la riconoscenza di una parte di elettori.
Sarebbe stato più logico lasciare al nuovo governo la chiusura dei contratti, ma con le elezioni alle porte è ormai prassi (sì avete capito bene, è prassi) garantirsi la riconoscenza di una parte di elettori.
E cosa c’è di meglio di quasi quattro milioni di dipendenti pubblici? Costo dell’operazione? 6.000 miliardi di lire in 3 anni. Goria ha appena introdotto una piccola strettina (piccola piccola) sulle baby pensioni. Apriti cielo.
Il ministro Schietroma (Funzione pubblica) ha appena emanato una circolare. La strettina viene eliminata. Il consenso prima di tutto, accidenti.
Probabilmente Goria (o chi per lui) non era capace a far di conto. Per gli aumenti al milione e 100.000 insegnanti furono preventivati 1000 miliardi di lire. Ce ne vollero 2.000.
E così per ogni settore pubblico.
E così per ogni settore pubblico.
Alla fine i 6.000 miliardi preventivati diventarono 12.000. Conseguenza di questi errori fu che Goria rimase al suo posto, pronto in elezioni successive a diventare Presidente del Consiglio. Della serie: la competenza paga.
Il seguito al prossimo thread.
Il seguito al prossimo thread.
