'ngiorno, ecco la mia newsletter di oggi sulla #Brexit. Stamattina è partito il dibattito parlamentare di 5 giorni prima del voto decisivo dell'11 dicembre. Si parla molto del possibile "oltraggio al Parlamento" di May. Ma oggi la notizia più importante è arrivata dal Lussemburgo
1. Che cosa c'entra il Lussemburgo con la #Brexit? Ebbene, dal piccolo stato europeo è arrivato un importante parere scritto di Campos Sánchez-Bordona, massimo consulente legale della Corte europea di Giustizia (ECJ), dopo la richiesta di alcuni politici britannici.
2. Il general advisor della ECJ ha scritto che l'articolo 50 (quello che May ha attivato per innescare la procedura della #Brexit di due anni che scade il fatidico 29 marzo 2019) può essere REVOCATO UNILATERALMENTE dal Regno Unito senza dover avere l'approvazione dei 27 membri Ue
3. Sembra un vuoto tecnicismo ma, qualora la corte europea confermasse la linea del suo advisor (e molto spesso accade) il Parlamento di Londra potrebbe decidere autonomamente di non uscire più dall'Unione Europea prima del 29 marzo, o di ricominciare daccapo.
#Brexit
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4. Questo scenario è a oggi irrealistico, ma di certo apre la possibilità di un terzo scenario per la #Brexit, che aggirerebbe l'aut-aut di May ("o il mio accordo oppure il no deal") e che soprattutto potrebbe fornire la base legale e il tempo per istituire un secondo #referendum
5. Ripeto, per ora sono supposizioni: la sentenza definitiva ECJ su art. 50 di #Brexit dovrebbe arrivare intorno a Natale, quindi intanto l'11 dicembre si vota così. Ma gli europeisti ora hanno una possibilità. E se il Parlamento si incagliasse un 2° referendum avrebbe una chance
6. Piccola parentesi personale: secondo me un secondo referendum sulla #Brexit potrebbe essere pericoloso. Per esempio: se il "Remain" vincesse di 1 o 2 punti e annullasse il primo referendum, si scatenerebbero ulteriori forti tensioni in un Regno Unito già molto inquieto.
7. Detto questo, tra una mezz'oretta alla Camera dei Comuni si vota la mozione delle opposizioni (+ unionisti nordirlandesi DUP) sul possibile "oltraggio al parlamento" del governo May dopo essersi opposto ieri a pubblicare il "parere legale" dell'attorney general su #Brexit.
8. Qui trovate tutta la vicenda del "parere legale" sulla #Brexit già spiegata semplice ieri (). Oggi, dopo un'ora di dibattito, si andrà al voto (intorno alle 14 locali): se passa la mozione delle opposizioni, lo speaker della Camera richiamerà il governo.
9. A quel punto la palla passerebbe al governo May, accusato dalla House of Commons si opporsi al Parlamento. La premier e l'attorney general possono ostinarsi nel non pubblicare per intero il parere legale dell'attorney general Cox sulla #Brexit perché il voto non è vincolante.
10. Ma a quel punto lo speaker (il presidente) della Camera Bercow può innescare un processo di sanzioni che potrebbe causare la sospensione dello stesso attorney general Cox. Ma tutto questo non dovrebbe rallentare la corsa al voto dell'11 dicembre.
#Brexit
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11. A quanto mi dicono due parlamentari, eventuali sanzioni potrebbero arrivare solo dopo l'11/12 e comunque sarebbe più un danno di immagine per May, accusata di "insabbiare" la Brexit, più che un problema legale. Oggi si va avanti col il dibattito: 8 ore al giorno, fino all'11
12. Intanto, e chiudiamo qui per oggi, volano gli stracci tra il governatore della Banca d'Inghilterra Carney e il suo predecessore King, che ha criticato le "dubbie" (e apocalittiche) previsioni sull'economia britannica in caso di NO DEAL (ne parlai qui repubblica.it/esteri/2018/11…)
13. King ha detto di essere "rattristato dalle analisi" del suo successore Carney, che ha risposto definendo il corso del suo predecessore "less successful". Schermaglie, ma che fanno capire come il Regno Unito sia spaccato oggi in molte sue parti
#Brexit
telegraph.co.uk/politics/2018/…
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telegraph.co.uk/politics/2018/…
14. Possiamo fermarci qui su #Brexit per ora. Se avete commenti, suggerimenti, critiche, sempre benvenuti. A domani 🇬🇧🇪🇺
