, 18 tweets, 6 min read Read on Twitter
Hanno scritto che conoscevo 42 lingue. Esagerati.
Con i dialetti forse.
In realtà di lingue ne parlavo correttamente solo 12.
Comunque tante, per uno come me che aveva mal sopportavo da ragazzo la rigidissima disciplina dei Padri Scolopi.
Sì perché provenendo da una famiglia della piccola proprietà terriera ero cresciuto tra gli agi, e con una educazione di alto livello grazie a mio zio, vescoco di Ivrea.

Ero nato a Dogliani, in provincia di Cuneo nel 1830.
Ma me ne andai appena possibile. Amavo il mare.
Per questo, appena avuta l’occasione, mi ero iscritto alla scuola nautica di Genova.
Col grado di capitano marittimo mi arruolai nell’esercito del Regno.
Fu così che venni inviato in Crimea da Cavour. Era il 1855.
Nella battaglia del fiume Cernaia venni ferito e così tornai in patria.
Comprai un vascello, assoldai un equipaggio e mi diedi al commercio nel lontano Oriente.
Alla fine mi stabilii a Calcutta. E mi schierai dalla loro parte contro gli inglesi.
“Un’orda di bottegai e avventurieri intenti soltanto a spogliare il Paese” li avevo definiti.
Per questo mi ero schierato con i ribelli indiani. Con la rivolta dei Sepoy soffocata nel sangue mi trasferii in Birmania.
E ripresi con il commercio.
Amato e rispettato da tutti come sempre.
Tanto che il sultano di Aceh mi diede in sposa sua figlia, Fatima, portandomi a livello di rajah bianco.
Il sultano mi incaricò di convincere il nuovo governo italiano di prendere possesso di alcune zone di Sumatra togliendole all’Olanda
So che vi state annoiando perché la storia della mia vita la conoscete a memoria. Sono certamente sui libri di storia.
Avrò vie e piazze dedicate in Italia.

Dove eravamo rimasti? Ah sì. A Sumatra. Non se ne fece nulla. Dovetti scappare, senza moglie, durante una sollevazione.
E così andai a Shanghai, in Cina. Anche lì rivolte, sollevazioni, una guerra civile devastante.
E dovetti scappare anche da lì col vescovo di Rangoon.
Per le valli del Fiume Azzurro.
Deluso abbandonai l’Asia e tornai in Italia.
Altre avventure, nuove imprese.
E in seguito andai in Francia. Dove per i miei servigi Napoleone III mi fece Cavaliere della Legion d’Onore.
Poi lasciai la Francia e tornai per qualche tempo in Cina.
E poi via per l’America, precisamente a San Francisco.
E anche lì onori.
I giornali statunitensi parlarono di me e alla mia conferenza presso la Camera di Commercio di New York c’era il fior fiore dei magnati del Paese.
Che mi ero inventato quella volta?
Sapete, noi italiani quando ci mettiamo a fare cose…
C’era già il cavo telegrafico transatlantico posato dall’imprenditore Cyrus West Field nel 1866, ma era controllato da Londra.
Il mio progetto rivoluzionario?
Un cavo telegrafico transpacifico da New York a Pechino.
C’è nei libri di storia vero?
Nel 1876 il Congresso emanò il Trans-Pacific Cable Act per dare inizio alla costruzione della linea.
Non vidi la fine del progetto.
Non solo perché un'altra compagnia si prese il merito, ma perché me ne ero già andato per altri lidi.
Nuova destinazione? Le Hawaii .
Avviai piantagioni di canna da zucchero diventando amico intimo del giovane sovrano Kalakaua.
Mi nominò persino Ministro degli Esteri affidandomi una missione in Europa con tre nobili locali.
Che presentai a Garibaldi e a Giuseppe Verdi una volta in Italia.
Il mio legame con l’Italia mai dimenticato. Tanto che, negli anni di permanenza negli Stati Uniti, denunciai le condizioni dei bambini italiani costretti a mendicare per conto dei loro padroni.
La Legge americana “Moreno Bill” contro questo sfruttamento, è opera mia, sapete?
Dopo alcuni anni mi trasferii a Washington. E lì sono morto nel 1901.
Una vita lunga, certo. Vissuta. Alla mia morte, il Washington Post titolò che era scomparso un “Cittadino del mondo”. Vero. Sicuramente Salgari ha pensato a me per il personaggio di Yanez, l'amico di Sandokan
Avventuriero, giornalista,comandante di navi lungo le rotte orientali, diplomatico, primo ministro delle Hawaii, Vizir del Sultanato di Sumatra e promotore della prima linea di navigazione a vapore fra la Cina e gli Stati Uniti, nonché ideatore del cavo telegrafico transpacifico.
Quante pagine mi avete dedicato sui vostri libri di storia? Quante strade e piazze a mio nome? E quanti monumenti mi avete innalzato?
Come dite? Non sapete nemmeno chi sono? State scherzando vero?
Come fate a non conoscere il grande Cesare Celso Moreno.
Quindi niente libri di storia? Niente vie, piazze o monumenti? Ingrati.
Ho saputo però che nel 2011 un monumento è stato eretto in mio onore nella mia città, Dogliani.
Va beh, meglio tardi che mai.
Un po’ poco però per un grande italiano "cittadino del mondo”, non credete?
Missing some Tweet in this thread?
You can try to force a refresh.

Like this thread? Get email updates or save it to PDF!

Subscribe to Johannes Bückler
Profile picture

Get real-time email alerts when new unrolls are available from this author!

This content may be removed anytime!

Twitter may remove this content at anytime, convert it as a PDF, save and print for later use!

Try unrolling a thread yourself!

how to unroll video

1) Follow Thread Reader App on Twitter so you can easily mention us!

2) Go to a Twitter thread (series of Tweets by the same owner) and mention us with a keyword "unroll" @threadreaderapp unroll

You can practice here first or read more on our help page!

Follow Us on Twitter!

Did Thread Reader help you today?

Support us! We are indie developers!


This site is made by just three indie developers on a laptop doing marketing, support and development! Read more about the story.

Become a Premium Member ($3.00/month or $30.00/year) and get exclusive features!

Become Premium

Too expensive? Make a small donation by buying us coffee ($5) or help with server cost ($10)

Donate via Paypal Become our Patreon

Thank you for your support!