Al contrario, è generalmente la Guardia costiera libica a usare comportamenti aggressivi.
@VITAnonprofit metteva in fila un po' di fatti nel 2017.
vita.it/it/article/201…
Il punto è un altro: spesso non sappiamo chi operi dove. Come spiega @lmisculin, la Guardia costiera libica non esiste.
ilpost.it/2017/08/26/gua…
Si arriva rapidamente a un paradosso clamoroso, consentito da un diritto internazionale che ha più buchi di un groviera.
Questo: la Libia è l'unico paese al mondo ad avere costituito un proprio Centro di Coordinamento del Soccorso (a giugno 2018) e, allo stesso tempo, a non essere considerato da @Refugees un "luogo sicuro" per lo sbarco delle persone soccorse.
Il 17 settembre dopo un salvataggio, manda un'email allo RCC libico chiedendo un "luogo sicuro" di sbarco.
Dopo diverse ore, dalla Libia rispondono: perfetto, venite da noi, ad al Khums.
Sarebbe un respingimento.
Da #OceanViking rispondono che non si può fare. Certo che no: sbarcare le persone in Libia sarebbe un respingimento.
Notate l'estrema pazienza.
"Non ostruire" le operazioni della "Guardia costiera libica" è una richiesta corretta solo se molto qualificata.
Dipende da molte condizioni, prima tra tutte di *quale* Guardia costiera libica stiamo parlando, e da *come* si stia comportando.