Thread by @lmisculin

1. L'audizione del ministro Luciana Lamorgese sul memorandum Italia-Libia è stata piuttosto deludente per varie ragioni: su tutte, il fatto che un ministro utilizzi dati e informazioni in maniera così fuorviante per descrivere cosa fa l'Italia in Libia.

(un thread)

2. Lamorgese ha indicato varie «iniziative» che l'Italia e l'UE hanno potuto compiere in Libia grazie al memorandum del 2017. La prima è la solita mezza verità sulla presenza delle agenzie dell'ONU nei centri di detenzione in Libia, mutuata da Marco Minniti.

3. Lamorgese spiega che UNHCR e OIM svolgono un prezioso compito «a salvaguardia dei diritti dei migranti». Il grande non detto è che UNHCR stessa sostiene di avere un accesso ai centri molto limitato e condizionato ai voleri delle milizie che li gestiscono (via @lillomontalto).

4. UNHCR stima inoltre che nei centri di detenzione ufficiali ci siano circa 5.300 persone. Da gennaio a settembre 2019 ne hanno *registrate* 3.523: non soccorse, né sfamate, né tantomeno curate.

data2.unhcr.org/en/documents/d…

5. Una volta usciti i migranti raccontano spesso che le agenzie ONU possono fare ben poco contro torture e violenze. Lo ha spiegato bene una recente inchiesta di Reuters, dal titolo indicativo. reuters.com/article/us-eur…

6. Altra mezza verità: l'efficacia di corridoi umanitari e rimpatri volontari dalla Libia. I primi hanno riguardato 808 persone da dicembre 2017 (1 al giorno, in media). I secondi sono piuttosto controversi perché in sostanza i migranti vengono pagati per tornare ai loro paesi.

7. Piccola parentesi: grottesco che a un certo punto Lamorgese spieghi che i rimpatri volontari riguardano «migranti non aventi titolo a richiedere protezione internazionale», visto che nessuna delle loro richieste è stata esaminata per davvero, ma solo superficialmente.

8. Le richieste di protezione internazionale si esaminano caso per caso. Non lo dico io, ma tutte le norme sul diritto d'asilo oltre al famigerato Global Compact for Migration, sottoscritto anche dall'Italia. un.org/en/ga/search/v…

9. In chiusura Lamorgese si augura la «graduale chiusura» dei centri di detenzione, senza spiegare come intende farlo né perché non siamo riusciti a farlo negli ultimi tre anni (tutto da vedere, poi, se i libici accetteranno di includere l'auspicio nel nuovo memorandum).

10. Altre cose? Consueto petto rigonfio per il calo degli sbarchi, altrettanto consueto ammonimento a possibili infiltrazioni terroristiche sui barconi, nulla sulla super controversa Guardia Costiera libica né tantomeno sul caso Bija.